Nelle scorse ore INPS ha dato il via alle ricariche dell’Assegno di Inclusione di aprile. Gli importi in pagamento sono comparsi sui Fascicoli Previdenziali dei percettori. Una parte di questi ha però notato tagli improvvisi nell’importo ricevuto, che hanno suscitato dubbi e preoccupazioni nei beneficiari.
Queste modifiche sono attribuibili ai conguagli applicati dall’INPS. Vediamo meglio.
Assegno di Inclusione: ricarica e beneficiari
L’Assegno di Inclusione spetta alle famiglie con un ISEE entro i 10.140 euro e in cui è presente almeno un membro o disabile, o minorenne, o svantaggiato o ultra 60enne. È in vigore da gennaio 2024 e ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, anche se la platea è più ridotta.
INPS ha mantenuto lo stesso calendario di pagamento che usava per il RdC. Come anticipato, nella giornata di mercoledì 23 aprile l’Istituto ha avviato le lavorazioni della ricarica di fine aprile, attesa per giovedì 24. In questo modo, i beneficiari potranno disporre della somma prima della Festa della Liberazione.
Gli importi da caricare sulla Carta di Inclusione sono già visibili nella disposizione di pagamento. Qualcuno ha notato che la cifra che INPS caricherà in giornata sarà più bassa da quella dei mesi passati.
Tagli sulla ricarica di aprile
Molti beneficiari, come il caso segnalato nell’immagine che segue, hanno notato che l’importo in pagamento ad aprile è significativamente più basso rispetto ai mesi precedenti.
Un utente, ad esempio, riporta che il suo assegno è passato da 622 euro a 390 euro, con una voce di conguaglio pari a -230,22 euro. Ecco la dimostrazione:

In altri casi, addirittura, il taglio ha superato i 600 euro:

In entrambi i casi presi in esame, il portale INPS riporta la dicitura: “Recupero per ricalcolo reddito pensioni su gennaio 2025”.
Ciò significa che l’INPS ha effettuato un conguaglio retroattivo: ha ricalcolato il diritto all’assegno sulla base dei dati reddituali aggiornati, in particolare le pensioni percepite a gennaio, e ha scalato la differenza sulla ricarica di aprile. In pratica, ha corretto il tiro: aveva erogato più di quanto spettasse al percettore, e con la ricarica di aprile si è ripreso la somma pagata in eccesso.
Motivi dei conguagli sull’Assegno di Inclusione
Il recupero per il ricalcolo del reddito pensioni è solo un esempio di decurtazione. INPS può rimodulare l’importo dell’Assegno di Inclusione anche in altri casi. Per esempio, il percettore deve stare attento se beneficia dei seguenti trattamenti assistenziali in corso di godimento:
- Assegno di maternità dei Comuni (MAT);
- Carta Acquisti e relativi Fondi speciali;
- Assegno per il Nucleo familiare dei Comuni;
- Pensione sociale e assegno sociale;
- Prestazioni degli enti, acquisite dalla voce A1.04 del Sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali – SIUSS (ex Casellario dell’assistenza).
Queste prestazioni sono compatibili con l’Assegno di Inclusione. Tuttavia INPS le considera quando deve calcolare l’importo della ricarica: le somma al reddito familiare, che per avere accesso al sussidio non deve superare i 6.500 euro.
Lo prevede l’art. 2 del DL 48/2023:
“Dal reddito familiare, determinato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, sono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE e al medesimo reddito familiare sono sommati tutti quelli in corso di godimento, che saranno rilevati nell’ISEE, da parte degli stessi componenti, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi.”
Sarà così anche nei prossimi mesi?
No, non necessariamente si riverificherà un taglio sulle prossime ricariche dell’Assegno di Inclusione.
Il conguaglio applicato ad aprile potrebbe essere una tantum (quindi solo per questo mese), come nel caso dell’utente dell’immagine, che ha visto una trattenuta riferita esclusivamente a gennaio 2025. Se nei mesi successivi non ci sono altre variazioni, l’importo dell’Assegno di Inclusione dovrebbe tornare regolare.
Al contrario, il taglio potrebbe ripresentarsi se a INPS non fosse sufficiente una sola ricarica per recuperare tutto il credito che ha.
Per avere la certezza, è sempre consigliabile:
- rivolgersi a un CAF o patronato per assistenza;
- controllare il dettaglio della mensilità sul sito INPS.