Il Governo modifica il codice penale e quello di procedura penale per tutelare docenti e dirigenti.
“Un educatore che lavora per i nostri figli non si tocca”, ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Arresto obbligatorio in caso di aggressione
Il nuovo provvedimento modifica l’articolo 380 cpp. Prevede l’arresto obbligatorio in flagranza o quasi flagranza.
Le nuove regole si applicano alle lesioni personali contro insegnanti e dirigenti scolastici. Per espressa previsione legislativa sono esclusi dall’arresto obbligatorio in flagranza o quasi flagranza, i minori: lo precisa il Ministro in conferenza stampa.
Pene più dure per le lesioni
Viene modificato anche l’articolo 583-quater c.p.
Per le lesioni lievi, la pena passa da sei mesi–tre anni a due–cinque anni di reclusione.
Aumentano le aggressioni dei genitori
Valditara ha spiegato che la maggior parte delle aggressioni oggi non viene più da studenti.
“Dal 2024-25 sono soprattutto genitori che picchiano docenti o dirigenti scolastici”.
Casi gravi in tutta Italia
Il ministro cita alcuni casi di cronaca recenti.
A Roma una docente è stata “presa a bastonate dai genitori e scortata dai colleghi per paura”.
In Calabria, un insegnante è finito in ospedale con prognosi riservata dopo essere stato colpito con pugni da un genitore.
In Emilia-Romagna un docente è stato aggredito con calci e pugni dopo un colloquio, riportando 15 giorni di prognosi.