A partire da gennaio 2025, un nuovo bonus è maturato per alcune lavoratrici, ma la sua erogazione è attualmente sospesa. Si tratta del “Bonus Mamma”, un’esenzione contributiva destinata alle madri lavoratrici con due o più figli.
Cos’è il Bonus Mamma
Il Bonus Mamma è un’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2025, che offre un esonero parziale dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri. L’obiettivo è sostenere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Chi ne ha diritto
Le beneficiarie del bonus sono le lavoratrici madri con almeno due figli, a condizione che:
- Il figlio più piccolo abbia meno di 10 anni.
- Il reddito annuo non superi i 40.000 euro.
- Siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, o siano lavoratrici autonome (escluse le lavoratrici domestiche).
Per le madri con tre o più figli, l’esonero contributivo è già in vigore dal 2024 e continuerà fino al 2026, senza necessità di ulteriori requisiti.
Decorrenza e importi
Il bonus ha decorrenza dal 1° gennaio 2025 e prevede un esonero parziale dei contributi previdenziali (non più del 100% come per le madri di 3 figli). L’importo esatto dell’esonero sarà definito dal decreto attuativo, attualmente in attesa di pubblicazione.
Cosa manca alla sua applicazione
L’erogazione del Bonus Mamma è attualmente sospesa in attesa della pubblicazione del decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia. Questo decreto definirà le modalità operative per l’applicazione dell’esonero contributivo. Fino alla sua emanazione, le lavoratrici madri con due figli non potranno beneficiare del bonus.
La sua applicazione è dunque sospesa per tutte le lavoratrici madri di 2 figli, sia dei comparti pubblici che dei settori privati. Pertanto non c’è alcuna responsabilità da imputare a NoiPA, che evidentemente sarà tirato in ballo nel momento in cui il provvedimento attuativo sarà pubblicato.
Considerato che la decorrenza è 1-1-2025, alle lavoratrici dovranno essere erogate anche le mensilità pregresse spettanti a titolo di arretrato.