Una parte dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione ha ricevuto la ricarica di aprile senza gli arretrati spettanti per i carichi di cura (come figli minori o disabili).
Una situazione che ha generato dubbi e preoccupazioni, soprattutto in vista della ricarica di maggio. “Col prossimo pagamento arriveranno gli arretrati?” si chiedono i percettori. Cerchiamo di dare qualche risposta.
A chi spettano i carichi di cura sull’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione (AdI) è destinato ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di fragilità economica e sociale. Spetta infatti alle famiglie con un ISEE inferiore a 10.140 euro e in cui sono presenti membri o disabili, o minorenni, o ultra 60enni o in condizione di svantaggio.
L’importo varia proprio in base alla composizione del nucleo familiare. In particolare, spetta una somma aggiuntiva per i carichi di cura se in famiglia ci sono:
- minori di tre anni;
- tre o più figli minori;
- componenti con disabilità grave o non autosufficienti.
In pratica è come se INPS fornisse un ulteriore aiuto economico ai familiari che devono farsi carico della cura dei soggetti appena elencati.
Arretrati mancati ad aprile, saranno pagati a maggio
Con la ricarica di aprile INPS ha riconosciuto gli arretrati per i carichi di cura non pagati nei mesi precedenti. Sia relativi al 2024 che ai primi mesi del 2025.
Non tutti coloro che ne avevano diritto però li hanno ricevuti. Probabilmente non sono stati considerati in tempo utile per tutti i nuclei familiari nella prima fase di elaborazione.
C’è quindi chi si chiede se, visto il mancato pagamento ad aprile, riuscirà ad averli con la ricarica dell’Assegno di Inclusione nel mese di maggio. La risposta è affermativa: per i nuclei aventi diritto, gli arretrati per i carichi di cura dovrebbero venire riconosciuti nel pagamento di maggio 2025. Incluso nella ricarica dovrebbe esserci anche l’importo relativo al mese di maggio.
Altrimenti, se INPS non riuscisse a conteggiarli neanche nella prossima ricarica, se ne riparlerà a giugno.