L’8 maggio 2025 il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) ha scritto una lettera urgente al Ministero dell’Interno per denunciare una situazione grave e inaccettabile. Gli agenti della Polizia di Stato inviati in missione in Albania, su mandato del governo Meloni, non sono stati ancora pagati.
Missione in Albania senza compenso
La denuncia – segnala il sindacato autonomo – riguarda una parte del personale aggregato in Albania. Nonostante abbiano svolto lo stesso tipo di servizio, con le stesse condizioni operative e contrattuali, molti agenti non hanno ricevuto i compensi dovuti. In particolare, è stato segnalato il caso del personale amministrato dall’Ufficio Contabile della provincia di Pescara.
Secondo quanto scritto dal SAP, questi poliziotti sono ancora in attesa della liquidazione economica. Il problema non riguarda tutti: in alcune province i compensi sono stati versati, in altre no. Una disparità che ha fatto scattare l’allarme sindacale.
Ecco il testo della Lettera:

Il SAP: “Trattamento inaccettabile”
Il sindacato ha espresso “forte preoccupazione” per la situazione. Nella lettera inviata alle autorità competenti, si parla di “trattamento inaccettabile”. A parità di servizio e di sacrificio, il personale deve ricevere pari retribuzione. Nessuna discriminazione territoriale può essere tollerata.
Il SAP ha chiesto un intervento immediato per ripristinare l’equità e liquidare i compensi arretrati. Il rischio, evidenzia il sindacato, è quello di alimentare “tensioni e demotivazione” tra gli operatori.
Polizia italiana inviata all’estero, ma dimenticata a casa
La missione in Albania è frutto dell’accordo siglato tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama. L’intesa prevede il coinvolgimento diretto della Polizia italiana nella gestione dei migranti. Una scelta fortemente pubblicizzata dal governo, presentata come una svolta nella politica migratoria.
Ma dietro gli annunci, la realtà appare molto diversa. Agenti mandati all’estero per rappresentare l’Italia si ritrovano senza retribuzione, costretti ad attendere mesi per un pagamento che spetta loro di diritto.
Silenzio dalle istituzioni
Al momento non risultano risposte ufficiali da parte dell’Amministrazione. Il SAP, nella sua lettera, ha chiesto una “verifica puntuale e urgente” della situazione. Ma finché il governo non interverrà concretamente, resta un paradosso amaro: lo Stato manda i suoi uomini in missione, ma dimentica di pagarli.
All’attesa degli aumenti e arretrati derivanti dal CCNL Difesa e Sicurezza, firmato ma non ancora applicato, si aggiunge quindi l’amara assenza di questi compensi.