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Disoccupazione Agricola, arriva l’Aumento per Tutti: Indennità al 75% della Retribuzione entro il 2027

Il 27 marzo 2025 è stata presentata alla Camera dei deputati la proposta di legge n. 2326, firmata da numerosi parlamentari del Partito Democratico. L’obiettivo è aumentare l’indennità di Disoccupazione per gli operai agricoli a tempo determinato, oggi ferma al 40% della retribuzione giornaliera.

Proposta di Legge per Aumentare la Disoccupazione Agricola: parte l’iter parlamentare

Dal 28 aprile 2025, il testo della proposta di legge è stato assegnato alla XI Commissione Lavoro della Camera. Sono previsti anche i pareri delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Agricoltura.

La proposta non è ancora in discussione tra i deputati, nel senso che devono ancora essere messe in calendario gli impegni, ma l’iter è ufficialmente partito.

Dopo la discussione e l’approvazione definitiva della Camera dei Deputati, il testo passerà al Senato. Anche qui dovrà essere nuovamente approvato. Possibile che passino diversi mesi. Ma entro il 2025 la riforma dovrebbe essere varata.

Indennità più alta per quasi 600mila lavoratori agricoli

Attualmente, l’indennità di disoccupazione per gli operai agricoli a tempo determinato è molto più bassa rispetto alla NASpI, che garantisce ai disoccupati di altri settori il 75% della retribuzione.

L’unica “leva” che ogni anno può far aumentare l’importo accreditato da INPS sono la paga individuale delle giornate indennizzabili, il numero di giornate naturalmente e il massimale INPS. Per il 2025, il limite massimo dell’indennità (calcolato sulla base del 2024) è di 1.392,89 euro, come indicato nella circolare INPS n. 25/2025.

La proposta mira ad allineare gradualmente i trattamenti:

  • 55% della retribuzione nel 2025
  • 65% nel 2026
  • 75% dal 2027

Il riferimento retributivo resta quello del decreto legge 338/1989. Non cambia il numero massimo di giornate indennizzabili, pari a quelle di iscrizione negli elenchi nominativi, fino a 365 all’anno.

Indennizzo oggi fermo al 40%

Secondo i dati del 2022, 594.000 operai agricoli hanno ricevuto la disoccupazione. Il settore coinvolge oltre un milione di lavoratori e rappresenta una componente essenziale dell’economia italiana, con 8,8 miliardi di euro di esportazioni e circa mezzo milione di occupati.

Attualmente l’importo giornaliero dell’indennità ordinaria di disoccupazione è fissato nella misura del 40 per cento della retribuzione imponibile (in applicazione dei Contrati Collettivi Agricoli), moltiplicato per il numero di giornate di iscrizione negli elenchi nominativi, entro il limite di 365 giornate del parametro annuo di riferimento.

Costo della misura: fino a 190 milioni l’anno

Per finanziare la riforma dell’indennità, la proposta stima questi costi aggiuntivi:

  • 110 milioni di euro nel 2025
  • 155 milioni nel 2026
  • 190 milioni annui dal 2027

Le risorse verrebbero reperite riducendo il Fondo previsto dalla legge di bilancio 2015 (art. 1, comma 200, L. 190/2014).

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