HomeCronaca sindacaleMetalmeccanici: a Giugno previsti 27€ di Aumento. Si allontana l'Ipotesi di 40€

Metalmeccanici: a Giugno previsti 27€ di Aumento. Si allontana l’Ipotesi di 40€

Potrebbe essere di 27 euro circa l’aumento retributivo che spetterà a giugno 2025 ai lavoratori metalmeccanici. Cifre ben lontane da quelle percepite nel 2023 e nel 2024. A dirlo sono le ultime previsioni ISTAT disponibili per il 2024, relative all’indice IPCA NEI. L’indice inflattivo che il CCNL Metalmeccanica industria prende a riferimento per stabilire gli aumenti per i lavoratori. Una sorta di “scala mobile”. Me vediamo i dettagli.

Istat taglia l’IPCA: previsione al ribasso per il 2024

Il documento pubblicato da Istat a dicembre 2024, intitolato “Le prospettive per l’economia italiana nel 2024-2025”, ha modificato le attese sui salari per milioni di lavoratori. L’ente statistico ha comunicato che, sulla base dei dati più recenti relativi a settembre, l’indice IPCA NEI (al netto dei beni energetici importati) è attualmente acquisito all’1,3% per l’intero 2024.

Una nota del rapporto evidenzia che “un significativo aumento dei listini dei prodotti energetici importati nell’ultimo trimestre dell’anno potrebbe portare a una marginale riduzione di tale valore”, rafforzando quindi la previsione al ribasso.

A giugno 2025 attese 27 euro di Aumento al livello C3 Metalmeccanici

Questa nuova stima segna un deciso cambio di scenario rispetto a quanto previsto fino a pochi mesi fa. Nel documento congiunto Federmeccanica-Assistal di ottobre 2024, si indicava infatti un valore IPCA NEI all’1,9%, su cui era stato calcolato un aumento stimato di 40 euro lordi al livello C3.

Estratto dal Documento Ufficiale Federmeccanica-Assistal

Con il nuovo dato dell’1,3%, l’incremento effettivo atteso scende a circa 27 euro. Un taglio netto che riguarda direttamente i lavoratori metalmeccanici, proprio mentre il contratto nazionale è ancora in attesa di rinnovo.

Cifra ben lontana dai 137,52 euro percepita a partire da giugno 2024, sui minimi tabellari, in forza dei parametri registrati in quel momento. Il riferimento è sempre il livello C3.

Le nuove cifre ci vengono confermate anche da fonti sindacali.

Gli importi definitivi saranno noti a partire dagli inizi di giugno, ma le stime ISTAT parlano chiaro: l’IPCA è scesa.

Clausola di garanzia attiva per tutti i contratti Industria

L’aumento per i lavoratori sarà riconosciuto a prescindere dal rinnovo del CCNL, come precisato dal Presidente di Federmeccanica Federico Visentin in più di una occasione.

In mancanza di un nuovo CCNL, continua ad applicarsi la clausola di salvaguardia salariale. È la norma che garantisce un aumento minimo in base all’inflazione ufficiale, misurata con l’indice IPCA NEI, calcolato ogni anno.

Oltre al contratto Federmeccanica-Assistal, l’adeguamento riguarderà anche i lavoratori inquadrati nei seguenti contratti:

  • Unionmeccanica Confapi
  • Federorafi
  • Cooperative metalmeccaniche

Anche per loro l’aumento previsto sarà di circa 27 euro lordi mensili circa a partire da giugno 2025, salvo variazioni nei dati definitivi.

Sindacati e imprese attendono i dati ufficiali di giugno

Fim, Fiom e Uilm si preparano ad aggiornare le tabelle salariali, in attesa della comunicazione definitiva dell’IPCA NEI prevista per giugno. Le parti sociali registrano con preoccupazione il calo dell’inflazione acquisita, che si traduce in aumenti reali più contenuti per i lavoratori.

Un dato che inciderà su centinaia di migliaia di buste paga, in un momento di forte incertezza e con il rinnovo contrattuale ancora bloccato.

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