Chi ha figli a carico anche a maggio attende il pagamento dell’Assegno Unico. L’anno scorso gli accrediti arrivavano intorno alla quindicina del mese, ma quest’anno INPS ha deciso di rimandarli di qualche giorno.
I pagamenti dell’Assegno Unico relativi a questo mese, infatti, saranno erogati nella seconda metà di maggio, come da calendario consueto dell’INPS.
Chi sono i beneficiari dell’Assegno Unico
L’Assegno Unico è destinato a tutte le famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni (e senza limiti d’età per i figli disabili).
Il contributo varia in base all’ISEE. Infatti:
- Le famiglie con un ISEE più basso ricevono un importo maggiore.
- Senza presentazione dell’ISEE, l’assegno viene comunque erogato, ma al minimo previsto.
- È importante aggiornare l’ISEE ogni anno per continuare a ricevere l’importo corretto: la scadenza per farlo senza perdere gli arretrati spettanti è il 30 giugno.
Oltre al nucleo familiare e all’ISEE, anche altri fattori possono influire sull’importo, come l’età dei figli, il numero di componenti del nucleo e la presenza di disabilità. A parità di ISEE, per esempio, per i figli minorenni spettano importi più alti che per i maggiorenni. E le famiglie numerose hanno diritto a specifiche maggiorazioni.
Date di accredito dell’Assegno Unico
Per quanto riguarda le date di accredito dell’Assegno Unico, occorre fare distinzione tra le famiglie che non hanno subito variazioni di importo rispetto al mese precedente e quelle che invece le hanno subite:
- le prime riscuoteranno a partire da martedì 20 maggio. Presumibilmente anche mercoledì 21 e giovedì 22;
- le seconde dovranno attendere l’ultima settimana di maggio, per dare il tempo all’INPS di effettuare tutti i controlli del caso. Quindi dovrebbero ricevere l’importo per i propri figli da lunedì 26 maggio in poi.
Anche chi ha fatto domanda ad aprile e attende quindi la prima mensilità dell’Assegno Unico dovrebbe ricevere il pagamento nell’ultima settimana di maggio. Almeno questo è quello che ha stabilito l’INPS nel messaggio n. 633 del 19 febbraio.
È possibile controllare lo stato del pagamento direttamente sul sito INPS, accedendo alla propria area personale.
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