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Reddito di Povertà: IRFIS può Chiamarti per i Controlli. Ecco Quando Scatta la Revoca

Il 9 maggio 2025 IRFIS-FinSicilia ha pubblicato la graduatoria provvisoria per il contributo economico una tantum destinato alle famiglie siciliane in difficoltà economica.
Ora si attende la graduatoria definitiva, prevista dal 19 maggio in poi.

Il 16 maggio, come comunicato sul sito ufficiale www.irfis.it, è stato effettuato il sorteggio tra gli ex aequo, ovvero tra quei nuclei familiari che avevano ottenuto lo stesso punteggio e per i quali non bastavano i criteri di priorità (numero di figli minori e disagio sociale).

Requisiti sotto verifica

IRFIS sta ora conducendo controlli a campione su almeno il 5% delle domande per verificare il possesso dei requisiti.
Ecco quelli più sensibili ai fini dell’ammissione al beneficio:

1. Residenza

Il nucleo familiare deve essere residente in Sicilia da almeno 5 anni continuativi, ovvero dal 20 novembre 2019.

2. ISEE

È richiesto un ISEE 2025, riferito al 2023, non superiore a 5.000 euro.

3. Requisiti di legalità

Nessun componente del nucleo familiare deve essere:

  • Sottoposto a misure di prevenzione definitive (ai sensi del D.lgs. 159/2011);
  • Condannato in via definitiva per reati di mafia (art. 416-bis c.p.) o per truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640-bis c.p.).

Cosa succede in caso di irregolarità

Chi ha presentato dichiarazioni non veritiere rischia la revoca del contributo, anche dopo l’inserimento in graduatoria.
IRFIS ha infatti il compito di verificare i dati anche con controlli incrociati presso altre Pubbliche Amministrazioni.

Se emerge la mancanza dei requisiti o la falsità di documenti o autodichiarazioni, IRFIS avvia un procedimento formale ai sensi della Legge 241/1990.

La revoca viene decisa dal Comitato per la gestione del Fondo Sicilia e notificata tramite PEC o raccomandata.

Revoca del Reddito di Povertà e Restituzione

In caso di revoca, il beneficiario dovrà restituire l’intero importo ricevuto, maggiorato degli interessi legali calcolati a partire dalla data dell’erogazione.

Chi ha presentato domanda deve quindi prestare massima attenzione alla correttezza dei dati forniti. I controlli sono in corso e gli esiti saranno determinanti per l’accesso al beneficio.

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