HomeEvidenzaAumento Extra per chi Lavora nell'Istruzione: 169€ in Più al Mese

Aumento Extra per chi Lavora nell’Istruzione: 169€ in Più al Mese

Arrivano novità importanti sul fronte degli stipendi per chi opera nel settore dell’Istruzione. Il Governo ha stanziato 190 milioni di euro per ridurre le disparità retributive all’interno della Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di uniformare il salario accessorio tra i diversi ministeri. Anche all’interno del Ministero dell’Istruzione e del Merito beneficerà della misura, con un aumento medio previsto di 169 euro al mese.

L’intervento punta a sanare un dislivello storico che vede dipendenti di ministeri diversi ricevere trattamenti economici molto differenti, nonostante svolgano ruoli simili. Questo perché il salario accessorio – composto da premi, bonus e indennità – varia sensibilmente da una struttura all’altra. Mentre le Agenzie fiscali arrivano a erogare oltre 6.700 euro l’anno in salario accessorio, altri ministeri, come quello dell’Istruzione, risultano molto indietro.

Non tutti ne beneficeranno: ecco chi riceverà davvero l’Aumento

Tuttavia, non tutto il personale del mondo dell’Istruzione vedrà questo aumento in busta paga, che costituisce un “extra” rispetto agli aumenti derivanti dal rinnovo del CCNL. La misura riguarda solo i dipendenti delle funzioni centrali del Ministero dell’Istruzione, cioè coloro che lavorano negli uffici amministrativi centrali del ministero (dirigenti, funzionari, personale amministrativo). Dipendendi che hanno già beneficiato dallo scorso mese gli aumenti economici da NoiPA.

Dal salario accessorio resteranno esclusi gli insegnanti, il personale ATA e i DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi) che operano nelle scuole. Per queste categorie, che rappresentano la stragrande maggioranza del personale scolastico, non è previsto alcun aumento legato a questo stanziamento.

Aumenti legati a incarichi, non distribuiti in modo automatico

I fondi non saranno erogati in modo indistinto, ma confluiranno nel salario accessorio e verranno distribuiti in base a criteri precisi, come gli incarichi ricoperti e le responsabilità individuali. La definizione concreta dell’utilizzo di queste risorse sarà oggetto di contrattazione con le parti sociali nelle prossime settimane.

In sintesi, un passo avanti importante, ma che riguarda una parte ristretta del personale dell’Istruzione. Per il resto dei lavoratori della scuola, le attese di un adeguamento salariale restano ancora senza risposta.

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