Novità in vista per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione: nell’ultima settimana di maggio è attesa una nuova ricarica che includerà anche gli importi relativi ai cosiddetti “carichi di cura”.
Si tratta di una componente aggiuntiva prevista per i nuclei familiari con minori, disabili o non autosufficienti. La data prevista per il pagamento è prefissata anche se non si esclude un lieve anticipo. Vediamo meglio.
Cosa sono i carichi di cura nell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione spetta alle famiglie in cui sono presenti componenti disabili, svantaggiati, minorenni o ultra 60enni. Occorre anche avere un ISEE entro i 10.140 euro.
Alcune delle famiglie percettrici dell’AdI hanno diritto anche ai carichi di cura. Questi rappresentano una quota integrativa dell’Assegno di Inclusione. A chi sono destinati lo specifica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

In pratica, tale quota integrativa (+0,4 nella scala di equivalenza) è destinata ai nuclei familiari che si occupano di:
- figli sotto i 3 anni,
- almeno 3 figli minorenni,
- componenti disabili o non autosufficienti.
Il carico di cura ha l’obiettivo di riconoscere e sostenere economicamente chi svolge un’attività di cura all’interno della famiglia, spesso senza alcuna retribuzione.
Ricarica di maggio: attesi gli accrediti
La prossima ricarica ordinaria dell’Assegno di Inclusione è programmata dall’INPS a partire da lunedì 26 maggio (le lavorazioni sono già partite) e coinvolgerà tutti i percettori che attendono una mensilità diversa dalla prima.
Tuttavia, come già accaduto in altre occasioni, il pagamento potrebbe subire un leggero slittamento a martedì 27 maggio.
In questa tornata di pagamenti dovrebbero essere inclusi anche gli importi legati ai carichi di cura, in accredito sulla stessa Carta di Inclusione utilizzata per l’AdI. E se non sono stati già saldati ci saranno anche gli arretrati relativi ai mesi passati.