Dopo le recenti operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2025/26, emergono dati preoccupanti: numerose classi di concorso risultano in esubero in diverse province italiane. Questa situazione potrebbe compromettere le immissioni in ruolo previste per il prossimo anno scolastico. Ma andiamo per ordine.
Cos’è l’Esubero nelle Classi di Concorso?
L’esubero si verifica quando, a seguito delle operazioni di mobilità, il numero di docenti in una determinata classe di concorso supera il fabbisogno previsto per quella provincia. In pratica, ci sono più titolari che cattedre disponibili.
In tali casi, non vengono autorizzate nuove immissioni in ruolo per quella specifica classe di concorso, in quanto la presenza di personale in esubero preclude la possibilità di nuove assegnazioni a tempo indeterminato.
Classi di concorso in esubero: l’elenco
Secondo i dati forniti dagli Uffici Scolastici Provinciali, le province che presentano situazioni di esubero in alcune classi di concorso sono:
- in Basilicata:
- in Calabria
- in Emilia Romagna
Bologna, Modena, Forlì Cesena, Piacenza, Ravenna e Parma + integrazione
- in Friuli Venezia Giulia
- in Lombardia
- in Molise
Campobasso – infanzia, primaria e personale educativo nessun esubero
- in Puglia
- in Sardegna
Nuoro: l’ufficio scolastico comunica che per secondaria primo grado non ci sono classi di concorso in esubero
- in Sicilia
Agrigento, Enna, Caltanissetta, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani
- in Toscana
- in Veneto
L’elenco è in continuo aggiornamento.
Può essere riassorbito
È importante sottolineare che l’esubero potrebbe essere riassorbito nel tempo, pertanto queste indicazioni rappresentano una prima analisi della situazione e non dati definitivi.
Per esempio tramite:
- Utilizzazioni: i docenti possono presentare domanda per essere assegnati ad altre sedi.
- Passaggi di ruolo o cattedra: possibili in base alle esigenze delle scuole.
- Trasferimenti interprovinciali.
- Pensionamenti: i posti liberati potrebbero essere utilizzati per nuove assunzioni.
È dunque fondamentale che i docenti interessati monitorino costantemente gli aggiornamenti pubblicati dagli Uffici Scolastici Provinciali e presentino le domande nei termini previsti.