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Furto d’Identità Tramite “Messaggi INPS”: Ecco le 5 Regole per Non Cadere nella Trappola

Circa un mese fa, TuttoLavoro24.it ha lanciato l’allarme sull’aumento esponenziale del Furto d’identità con falsi spid.

L’allarme è stato denunciato, in questi giorni, anche dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) che ha inviato massivamente milioni di messaggi di posta elettronica a tutti i contatti, spiegando i rischi e fornendo consigli su come proteggersi. Approfondiamo, quindi, il contenuto di questa comunicazione, analizziamo le tecniche usate dai truffatori e presentiamo una guida pratica per riconoscere e difendersi da queste frodi digitali.

Le truffe digitali che portano al Furto d’identità: come funzionano

Le tecniche più comuni usate dai truffatori online sono note con i termini “phishing” (quando si tratta di e-mail) e “smishing” (quando si tratta di SMS). I messaggi appaiono autentici: spesso riportano il logo dell’INPS, riferimenti normativi, toni formali e dettagli che danno l’impressione di una comunicazione ufficiale.

I truffatori invitano gli utenti a cliccare su link che rimandano a siti falsi, dove viene chiesto di:

  • aggiornare i dati personali per continuare a ricevere le prestazioni INPS;
  • inserire dati bancari per ricevere presunti rimborsi;
  • verificare l’identità per motivi di sicurezza.

Tutto questo è una trappola. Una volta forniti i dati, i malintenzionati possono usarli per rubare denaro, accedere a servizi pubblici a nome della vittima, aprire conti correnti o richiedere prestiti fraudolenti.

Cosa si rischia in caso di Furto d’identità?

La lettera inviata dall’INPS elenca chiaramente i principali rischi:
✅ I truffatori possono chiedere prestiti intestati al truffato.
✅ Possono aprire conti bancari per attività illecite.
✅ Possono dirottare i pagamenti delle pensioni o altre prestazioni INPS.
✅ Possono attivare, all’insaputa della vittima, credenziali SPID, che consentono l’accesso a molti servizi pubblici e privati.
✅ Possono accedere ai portali della Pubblica Amministrazione fingendo di essere il truffato.

Insomma, il danno non è solo economico ma anche identitario e legale, perché espone il truffato a potenziali responsabilità e a una lunga trafila burocratica per ripristinare la tua situazione.

Come riconoscere i falsi messaggi: le regole d’oro dell’INPS

L’INPS nella sua comunicazione fornisce indicazioni chiare:

🔹 L’INPS non invia e-mail o SMS con link per confermare dati personali o bancari.
🔹 Le uniche e-mail con link inviate dall’INPS riguardano sondaggi sulla soddisfazione degli utenti e non richiedono mai dati sensibili.
🔹 L’unico sito ufficiale dell’INPS è www.inps.it. Occorre controllare sempre attentamente l’indirizzo web e diffidare di siti con denominazioni simili (come insp.it, inpis.it, ipns.it, ecc.).
🔹 Se ci sono dubbi, consultare il vademecum anti-truffe pubblicato sul sito ufficiale: contiene esempi pratici e consigli aggiornati.
🔹 Non cliccare mai su link sospetti e nel caso vi siano messaggi dubbio, vanno segnalati alla polizia postale.

Cosa fare si si è ricevuto un messaggio sospetto?

Se si riceve un SMS o un’e-mail sospetta:

  1. Non cliccare sul link. Anche solo accedere al sito può esporre il dispositivo a rischi.
  2. Non fornire mai dati personali o bancari. Nessun ente pubblico chiederà queste informazioni tramite messaggi.
  3. Verificare sempre attraverso i canali ufficiali. Accedere al portale INPS solo digitando tu stesso l’indirizzo www.inps.it nel browser, senza passare dai link ricevuti.
  4. Segnalare il tentativo di truffa. Sul sito INPS ci sono le modalità per inoltrare segnalazion.
  5. Se si hanno già fornito dati, agire subito. Bloccare le carte di credito, avvisare la banca, cambiare le password e contattare il supporto INPS.

Tabella riassuntiva

PericoloCome riconoscerloCosa fare
SMS/e-mail che chiedono di aggiornare datiLink sospetti, toni allarmanti, promesse di rimborsi, minacce di sospensione dei pagamentiNon cliccare, elimina il messaggio, verifica sul sito ufficiale
Siti web con nomi simili a “inps.it”Errori ortografici nell’indirizzo (es. “ipns.it”, “inpis.it”), grafica simile ma dettagli imprecisiControlla sempre che il sito termini con “.inps.it”
Messaggi che richiedono dati bancari o SPIDNessun ente ufficiale ti chiederà mai questi dati via SMS/e-mailNon fornire mai informazioni sensibili via messaggi
Hai già fornito i dati per erroreTi accorgi di aver inserito dati su un sito falsoBlocca carte, avvisa banca, cambia password SPID, contatta INPS e autorità
Dubbi su un messaggio ricevutoNon sei sicuro se il messaggio sia autenticoConsulta il vademecum anti-truffe sul sito ufficiale, chiama il call center INPS, segnala il messaggio sospetto
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