Fim, Fiom e Uilm hanno confermato lo sciopero nazionale dei metalmeccanici per giovedì 20 giugno 2025. L’annuncio è arrivato con un comunicato stampa unitario diramato il 30 maggio 2025 dai tre sindacati.
La decisione conferma quanto anticipato in esclusiva da Tuttolavoro24.it nella giornata precedente, secondo quanto appreso dalla conferenza stampa di Federmeccanica.
Lo stop riguarderà tutti i lavoratori delle aziende che applicano il contratto Federmeccanica-Assistal. Inoltre, in assenza di convocazione del tavolo, lo sciopero è esteso anche alle piccole e medie imprese aderenti a Unionmeccanica-Confapi.
I sindacati: “Federmeccanica-Assistal non vogliono trattare”
Nel comunicato congiunto, Fim, Fiom e Uilm denunciano apertamente che le controparti industriali non intendono riaprire la trattativa, nonostante siano trascorsi quasi dodici mesi dalla scadenza del CCNL.
“Federmeccanica-Assistal continuano ad avere un atteggiamento irresponsabile e stanno dimostrando di non voler riaprire la trattativa”, affermano i sindacati.
Per questo, annunciano 8 ore di sciopero e il potenziamento delle forme di mobilitazione: blocco degli straordinari e della flessibilità su scala nazionale.
La lotta per il contratto passa per le piazze
Secondo i sindacati, il rinnovo del contratto nazionale è fondamentale per garantire stabilità al settore, ma anche per affrontare temi come salario, condizioni di lavoro e diritti.
“Le metalmeccaniche e i metalmeccanici sono uniti nella lotta per riconquistare il tavolo di trattativa e non si fermeranno finché non sarà riaperto il negoziato”, si legge nella nota ufficiale.
Fim, Fiom e Uilm ricordano che avevano lasciato agli industriali la possibilità di fermare la protesta, riaprendo il dialogo. Ma l’assenza di convocazione ha chiuso ogni spazio. In pratica – fanno intendere i sindacati – sono i “datoriali” che hanno chiamato lo sciopero.
Il risultato è una sola cosa: il 20 giugno 2025 le fabbriche si fermeranno.