L’Emilia-Romagna lancia una proposta che potrebbe presto fare da modello per tutta Italia. L’assessora regionale all’Istruzione Isabella Conti ha presentato un piano di riforma del calendario scolastico che modifica il periodo delle lezioni, introduce una pausa a febbraio e accorcia le vacanze estive.
Un cambiamento destinato a coinvolgere studenti, insegnanti, personale ATA e genitori.
Chi è Isabella Conti: l’ex sindaca che sfida il calendario
Classe 1983, Isabella Conti è avvocata e politica. Si è laureata con lode in Giurisprudenza all’Università di Bologna nel 2007. Ha ricoperto il ruolo di Assessora al Bilancio del Comune di San Lazzaro di Savena, città di cui è stata Sindaca per due mandati dal 2014 al 2024.
Nella sua esperienza amministrativa ha puntato su legalità, tutela del suolo, welfare e infanzia. È stata premiata da Legambiente e nel 2019 ha ricevuto il Premio Angelo Vassallo. Ha reso gratuiti gli asili nido per tutti e abbattuto le liste d’attesa.
Ora, da assessora regionale, punta a riformare il tempo scuola.
Cosa prevede la proposta: una settimana di pausa e scuola più lunga
La proposta della Regione prevede tre novità:
- Una settimana di pausa a febbraio, a metà anno scolastico (una sorta di “spring break”, generalmente collocato in primavera, ma anticipato).
- Prolungamento delle lezioni fino a metà giugno, con una settimana in più di scuola.
- Rientro anticipato a settembre, qualche giorno prima rispetto al solito.
Il modello è ispirato alla Francia e al Regno Unito, dove il calendario è spezzato da pause distribuite durante l’anno.
Gli effetti su docenti, ATA e famiglie
La riforma avrebbe un impatto diretto su:
- Docenti e personale ATA, che dovrebbero restare operativi anche a giugno, potenzialmente in condizioni climatiche difficili.
- Famiglie, che vedrebbero ridursi le vacanze estive, ma avrebbero una nuova settimana libera a febbraio da gestire con centri invernali o attività parascolastiche.
Molti genitori apprezzano l’idea di una maggiore distribuzione dei tempi scolastici, ma chiedono servizi di supporto per la nuova pausa invernale.
Pareri divisi: chi è favorevole e chi si oppone
Le associazioni dei genitori spingono per partire già dal 2025-2026. Alcune chiedono persino di allungare il calendario fino a luglio.
Di segno opposto il giudizio degli operatori del turismo – con gli albergatori in prima linea – della Romagna, preoccupati per la perdita delle vacanze familiari di inizio giugno, cruciali per il turismo balneare.
Anche il caldo in classe a giugno è un tema aperto, ma la Regione pensa a soluzioni come la didattica all’aperto.