Buone notizie per centinaia di famiglie siciliane rimaste finora escluse dal Reddito di Povertà, con importi da 3.500 euro. Grazie a un nuovo stanziamento da 1,2 milioni di euro, la platea delle famiglie che avranno accesso al contributo si allargherà.
Secondo quanto si apprende dai documenti ufficiali della Regione Sicilia, un nuovo intervento economico di 1,2 milioni di euro consentirà di ammettere al beneficio ulteriori richiedenti, attualmente fuori dall’elenco dei pagamenti solo per mancanza di fondi. Ma quanti sono? TuttoLavoro24.it ha fatto i calcoli.
Graduatoria IRFIS: i beneficiari possono arrivare fino alla posizione 8.274
Finora, il contributo è stato garantito ai primi 7.932 beneficiari individuati dalla Graduatoria uscita dal 19 maggio scorso. A partire dalla posizione 7.933, i nomi in graduatoria risultano idonei ma non finanziabili, proprio per l’esaurimento delle risorse.
Ora, con il rifinanziamento che sarà approvato, si potrà arrivare fino alla posizione 8.274. Si tratta esattamente di 342 nuovi pagamenti, calcolati in base all’importo fisso previsto per ogni domanda:
1.200.000 euro / 3.500 euro = 342 beneficiari.
Una boccata d’ossigeno per chi aveva fatto domanda nei termini, superato le verifiche, ma era rimasto escluso.
Oltre 3.000 famiglie ancora fuori dal Reddito di Povertà
Il problema, però, non è risolto. Secondo i dati ufficiali, oltre 3.000 nuclei familiari presenti in graduatoria continueranno a non percepire il sostegno, pur avendone ‘di fatto’ diritto.
Per garantire il pagamento a tutti gli idonei, servirebbero altri 10 milioni di euro. Una cifra attualmente non prevista, che pone limiti alla piena attuazione della misura.
La politica si muove: verso nuovi emendamenti in Assemblea Regionale Siciliana
L’esclusione di migliaia di famiglie ha riacceso lo scontro politico. PD e M5S hanno annunciato che presenteranno emendamenti alla prossima legge di assestamento del bilancio regionale, con un solo obiettivo: ottenere più risorse e ampliare la platea dei beneficiari.
Secondo le opposizioni, è inaccettabile che famiglie in condizioni di disagio, che hanno superato l’istruttoria, restino escluse per motivi puramente contabili.
Con l’istruttoria IRFIS ormai chiusa, l’attenzione si sposta adesso sull’Assemblea Regionale Siciliana, dove si deciderà se rifinanziare ulteriormente la misura.
