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Reddito di Povertà: la Sicilia decide di Pagare Altre 500 Famiglie Escluse. Ma Spunta un Problema

Con l’approvazione della manovrina da 50 milioni di euro da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, arriva anche un rifinanziamento per il Reddito di Povertà.
L’intervento, atteso da migliaia di famiglie escluse, è stato presentato come una risposta concreta al disagio sociale diffuso. Ma i numeri raccontano un’altra storia.

Il governo regionale aveva inizialmente previsto un’integrazione da 1,2 milioni di euro, poi corretta in Aula. Ma vediamo i dettagli.

PD: “Evitata un’ingiustizia con il nostro emendamento”

È stato il Partito Democratico, con un emendamento firmato dal deputato regionale Mario Giambona, a chiedere un ulteriore stanziamento da 1,5 milioni di euro per ampliare il fondo.

Ecco il testo originario presentato dal PD:

La proposta puntava a includere almeno 500 famiglie escluse, considerate idonee ma rimaste fuori per mancanza di risorse.

Ma il fondo finale è di 1 milione: numeri inferiori alle promesse

Alla fine, l’Aula ha approvato solo 1 milione di euro in più. E qui nasce il problema: con 1 milione di euro non si coprono 500 famiglie, se si considera l’importo del contributo per i primi esclusi dalla graduatoria, che è di 3.500 euro a nucleo.

I primi esclusi dalla graduatoria IRFIS hanno tutti un beneficio previsto in quella cifra. Quindi, con un milione aggiuntivo si potranno soddisfare al massimo 285 richieste:

1.000.000 € / 3.500 € = circa 285 beneficiari.

Il resto? O si abbasserà l’importo per ciascun beneficiario, oppure resta fuori, nonostante gli annunci.

Articoli, comunicati stampa e post, tuttavia, continuano a parlare di 500 nuclei. “Abbiamo evitato una grave ingiustizia sociale – ha scritto Giambona su Facebook –. Oltre 500 nuclei familiari siciliani inizialmente esclusi potranno finalmente accedere al contributo. È una battaglia morale, prima ancora che politica.”

Quasi 100.000 richieste, accolte solo 7.000

Il fondo originale messo a disposizione dalla Regione era di 30 milioni di euro, ma a fronte di quasi 100.000 domande, solo circa 7.000 famiglie sono state ammesse al contributo.
Migliaia di idonei sono rimasti esclusi, pur avendo superato tutti i controlli.

Grazie all’emendamento PD, una parte di questi riceverà finalmente l’aiuto, ma i numeri confermano che la misura resta sottodimensionata.

Attesa per le comunicazioni ufficiali

Nei prossimi giorni si attendono chiarimenti da parte del governo regionale e dell’Irfis.
Si capirà se i 500 annunciati potranno effettivamente ricevere i 3.500 euro, oppure se la platea sarà più ampia, ma con importi ridotti.

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