La CISL Scuola annuncia la firma del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) che sblocca l’erogazione della retribuzione di risultato e delle reggenze per l’anno scolastico 2023/2024. L’incontro si è svolto il 3 giugno 2025 in modalità online. Il contratto è stato siglato tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le Organizzazioni Sindacali.
L’intesa consentirà ai dirigenti scolastici di ricevere arretrati che, tra retribuzione di risultato e compensi per le reggenze, possono arrivare fino a 17.280 euro.
L’Accordo riguarda i Dirigenti scolastici
I beneficiari dell’accordo sono i dirigenti scolastici in servizio nell’anno scolastico 2023/24. Il CCNI firmato riguarda sia la retribuzione di risultato sia i compensi aggiuntivi per le reggenze.
Si tratta di risorse del Fondo Unico Nazionale, integrate con l’apposito decreto direttoriale n. 659 dell’8 maggio 2025.
Chi ha diritto agli arretrati e quanto spetta
Gli importi spettanti sono determinati in base alla fascia di complessità dell’istituto scolastico. Sono previste tre fasce: A, B e C.
I compensi per la retribuzione di risultato saranno:
- 7.184,25 euro per la fascia A
- 5.854,58 euro per la fascia B
- 4.523,42 euro per la fascia C
A questi si aggiungono gli importi per le reggenze effettuate nell’a.s. 2023/24:
- 17.280 euro annui per la fascia A
- 14.080 euro per la fascia B
- 10.880 euro per la fascia C
I valori sono ancora soggetti a possibili minimi scostamenti tecnici, ma rappresentano le cifre di riferimento anticipate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Quando arrivano i pagamenti
Dopo la firma del contratto, sarà necessario attendere la registrazione da parte degli organi di controllo. Il Ministero ha già avviato i contatti necessari per velocizzare le tempistiche, data la chiusura dell’anno scolastico interessato.
Via libera anche al CIN 2024/25
Con la chiusura del contratto per il 2023/24, si apre ora la possibilità di sottoscrivere il nuovo Contratto Integrativo Nazionale per l’anno scolastico 2024/2025. La CISL Scuola continua a chiedere equità nelle fasce e nella distribuzione delle risorse.