Aumenti da 210 euro e un bonus da 1.800 euro. È quanto spetterà ai circa 10 mila lavoratori impiegati nelle società di gestione aeroportuale italiane.
L’intesa è stata raggiunta lo scorso 4 giugno tra le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo e le associazioni datoriali Assaeroporti e Aeroporti 2030.
Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) avrà una durata triennale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, e introduce significativi miglioramenti sia sul piano economico che normativo. Vediamoli.
Aumenti salariali per i lavoratori aeroportuali
Il rinnovo introduce molte e importanti novità per i lavoratori aeroportuali. A partire dal significativo recupero salariale che prevede 415 euro di trattamento economico complessivo (TEC) a regime al 4° livello, di cui 210 euro di minimi tabellari in prima riga. I primi 100 euro arriveranno già nella busta paga di luglio 2025, il residuo da luglio 2026.
Inoltre, è prevista una somma una tantum di 1.800 euro a titolo di arretrati per i periodi di vacanza contrattuale. Sarà versata in un’unica soluzione nella busta paga di luglio.
A far aumentare la retribuzione complessiva dei gestori aeroportuali contribuisce anche l’incremento di altre voci, per un valore di circa 200 euro. In particolare:
- l’indennità di presenza, che aumenta di 3 euro per ogni giornata di effettiva presenza al lavoro;
- la maggiorazione domenicale diurna, che aumenta del 10% della giornata lavorativa, per un valore medio di 32 euro mensili;
- l’indennità giornaliera durante i giorni di ferie verrà pagata per intero con un importo pari a 5,73 euro per i turnisti e a 6,97 euro per il personale non turnista.
Importanti novità riguardano anche gli scatti di anzianità, fermi da decenni, e il contributo aziendale sulla polizza sanitaria e sul fondo previdenziale PrevAer.
Nuove tutele e diritti per i lavoratori
Il nuovo contratto introduce importanti novità anche in termini di diritti e tutele per i lavoratori aeroportuali. Tra queste, l’inserimento di nuovi parametri di sostenibilità ambientale e sociale tra i criteri per la definizione del premio di risultato e la previsione di protocolli per la prevenzione del rischio di aggressioni al personale.
È prevista inoltre la promozione di nuove forme flessibili di lavoro per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Infine, è stato raddoppiato da 3 a 6 mesi il periodo di aspettativa retribuita per le donne vittime di violenza di genere.