Una significativa novità è stata introdotta per i docenti precari: la Carta del Docente, inizialmente riservata ai soli docenti di ruolo, è stata ufficialmente estesa anche a una parte di coloro che hanno contratti a termine.
Questa estensione rappresenta un passo importante verso il riconoscimento dei diritti dei docenti precari.
Chi sono i nuovi beneficiari della Carta del Docente
La novità arriva dalla Legge n. 79 di conversione del Decreto n. 45 PNRR-Scuola.
A partire dall’anno scolastico 2025/2026, i docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile, ossia con incarico fino al 31 agosto, saranno inclusi tra i beneficiari della Carta del Docente. Lo prevede il nuovo articolo 6 bis del suddetto decreto Scuola.
Questa estensione riguarda una platea significativa di docenti precari, riconoscendo loro un diritto che fino ad ora era esclusivo dei colleghi di ruolo, e fa seguito a una serie di sentenze in cui i giudici si era già espressi favorevolmente riguardo l’assegnazione della Carta Docente al personale precario.
L’importo potrà scendere sotto i 500 euro
Per l’anno scolastico 2024/2025, la Carta del Docente continuerà a essere riservata esclusivamente ai docenti di ruolo. Come detto, infatti, l’estensione ai docenti con contratto fino al 31 agosto entrerà in vigore a partire dall’anno scolastico 2025/2026, con un regime che permetterà una transizione graduale e organizzata.
Finora il suo valore è stato di 500 euro, da spendere per acquistare beni o servizi utili alla formazione. Ma a partire dal 2025-2026, l’importo annuale della Carta del Docente non sarà più fisso, ma sarà determinato ogni anno con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. La somma varierà in base al numero di docenti beneficiari e alle risorse disponibili, garantendo una distribuzione equa e sostenibile delle risorse.
Oltre all’importo, il decreto interministeriale stabilirà anche:
- i criteri per l’inclusione automatica dei docenti a tempo determinato con contratto fino al 31 agosto;
- le modalità di rendicontazione, con l’obbligo per i soggetti accreditati di trasmettere le fatture entro 90 giorni dalla validazione del buono, pena la perdita del diritto al rimborso.
Nonostante permangano alcune incertezze riguardo all’importo esatto e alle modalità di erogazione, l’estensione della Carta del Docente al personale precario con contratto al 31 agosto segna comunque un passo significativo verso una maggiore equità nel trattamento dei docenti, indipendentemente dalla tipologia di contratto.