I pagamenti della disoccupazione agricola stanno per iniziare: partiranno mercoledì 11 giugno. In queste ore, molti lavoratori del settore stanno controllando il proprio Fascicolo Previdenziale per capire se e quando riceveranno l’indennità.
In questo contesto, può essere utile sapere come viene calcolato l’importo che si andrà a percepire, anche per confrontare i dati presenti nel cedolino INPS.
Vediamo quindi quali sono i criteri utilizzati per determinare l’ammontare della prestazione e chi ha diritto a riceverla.
Chi ha diritto alla disoccupazione agricola
La disoccupazione agricola è un’indennità economica erogata dall’INPS ai lavoratori del settore agricolo che si trovano temporaneamente senza lavoro. Spetta a diverse categorie, tra cui:
- Operai agricoli a tempo determinato o in alcuni casi, indeterminato;
- Piccoli coloni;
- Compartecipanti familiari;
- Piccoli coltivatori diretti.
Per avere diritto all’indennità è necessario aver lavorato almeno 102 giornate nei due anni precedenti e avere almeno due anni di anzianità assicurativa nel settore agricolo. I braccianti extracomunitari ne hanno diritto solo con permesso di soggiorno valido.
Come si calcola l’importo
L’importo della disoccupazione agricola viene pagato in un’unica soluzione direttamente dall’INPS ed è pari:
- per gli operai agricoli a tempo determinato, al 40% della retribuzione di riferimento, con trattenuta del 9% a titolo di contributo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni;
- al 30% della retribuzione effettiva, senza trattenuta per contributo di solidarietà, per gli operai agricoli a tempo indeterminato.
L’indennità spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate entro il limite massimo di 365 (366 negli anni bisestili) giornate annue. Da tali giornate indennizzabili vanno detratte:
- le giornate di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
- le giornate di lavoro in proprio;
- le giornate indennizzate ad altro titolo (ad esempio: malattia, maternità infortunio etc.) e quelle non indennizzabili (ad esempio: espatrio definitivo etc.).
Esempio pratico: se un lavoratore ha guadagnato 10.000 euro in un anno con 150 giornate lavorative, il salario medio giornaliero sarà circa 66 euro. Il 40% di questa cifra dà circa 26,4 euro al giorno, da moltiplicare per le giornate indennizzabili (es. 100 giorni = 2.640 euro lordi), al netto delle trattenute.
Agli importi è applicata anche la tassazione ordinaria Irpef, che fa scendere ancor più l’importo netto liquidato.
Quando partono i pagamenti della disoccupazione agricola
Come detto, i pagamenti della disoccupazione agricola 2025 partiranno mercoledì 11 giugno. Ma in alcune regioni — come la Puglia — si registrano ritardi. È quindi importante controllare regolarmente lo stato della propria domanda.
Per sapere se e quando l’indennità è in pagamento basta accedere al proprio Fascicolo Previdenziale sul sito INPS:
- Entrare nella sezione Prestazioni → Pagamenti.
- Collegarsi al sito www.inps.it;
- Accedere con SPID, CIE o CNS;
- Digitare nel campo di ricerca “Fascicolo previdenziale del cittadino”.
Da qui è possibile vedere le date di pagamento e l’importo lordo e netto.