La busta paga di giugno 2025 sarà più ricca per circa 120.000 lavoratori, destinatari di un premio di risultato fino a 3.000 euro lordi. Si tratta dei dipendenti di Poste Italiane.
Questo riconoscimento è il frutto del superamento degli obiettivi aziendali prefissati per l’anno 2024, come stabilito dagli accordi sindacali del 1° agosto 2023 e del 27 maggio 2024.
Tutti gli importi del premio di Poste Italiane
Grazie al raggiungimento degli obiettivi aziendali, il premio di risultato per l’anno 2024 sarà maggiorato del 5%, quindi erogato al 105% rispetto al valore base.
Le somme da erogare le ha comunicate CISL SLP:

Come si vede dalla tabella, i premi possono raggiungere quasi i 3.000 euro.
Bonus di 50 euro per chi non si è mai assentato
Inoltre, i lavoratori che non hanno registrato assenze nel 2024, escluse ferie, permessi retribuiti e altre eccezioni, riceveranno un bonus aggiuntivo di 50 euro.
Gli altri lavoratori riceveranno il premio tenendo conto delle assenze per malattia, calcolate proporzionalmente su base annua. Un modo per evitare pratiche “assenteiste”. Non rientrano nel conteggio, invece, le assenze per:
- gravi patologie;
- ricoveri ospedalieri;
- maternità;
- congedi parentali;
- infortuni sul lavoro.
Opzione Welfare: crediti aggiuntivi per i lavoratori
I dipendenti di Poste Italiane avranno anche la possibilità di convertire parte del premio di risultato in servizi di welfare aziendale, beneficiando di ulteriori crediti:
- 100 euro per una conversione di almeno il 10% del premio;
- 300 euro per una conversione di almeno il 50%;
- 600 euro per una conversione di almeno il 90%.
La quota convertita in welfare non sarà soggetta a tassazione. L’adesione al programma “Poste Mondo Welfare” può essere effettuata fino al 10 giugno 2025 tramite la piattaforma intranet o l’app NoidiPoste.
Flop dello sciopero di Poste Italiane del 3 giugno
Mentre l’erogazione del premio di risultato rappresenta un riconoscimento concreto dell’impegno dei dipendenti e del buon andamento aziendale, non tutti sembrano condividere pienamente la visione strategica di Poste Italiane. A testimoniarlo è stato lo sciopero nazionale del 3 giugno scorso, indetto da SLC CGIL e UILPoste contro le politiche aziendali di Poste Italiane.
Sciopero che, tuttavia, non ha riscosso un grande successo: ha aderito solo il 6,5% dei lavoratori.
«Solo il 6,5%: il flop dello sciopero CGIL-UIL parla da sé. Doveva essere una prova di forza, si è rivelata un boomerang. Le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane hanno scelto responsabilità, servizio pubblico e rispetto del lavoro».
Così commenta la bassa adesione SLP CISL Poste, il sindacato maggioritario nel gruppo che ha scelto di non aderire allo sciopero. Questo il suo comunicato:
