Federmeccanica cambierà guida. Lo ha annunciato ufficialmente lo scorso maggio il Consiglio Generale della Federazione: il candidato unico alla Presidenza è Silvano Bettini, detto Simone. L’elezione avverrà il 10 luglio 2025, durante l’Assemblea Generale in programma a Torino.
Il nome è stato indicato dopo una consultazione tra le imprese associate e su proposta della Commissione di Designazione. Ma secondo lo statuto di Federmeccanica, prima che il nuovo Presidente possa entrare nel pieno delle sue funzioni, devono essere completati alcuni passaggi formali.
Niente Rinnovo del CCNL prima del 10 luglio
Per questo motivo, la trattativa sul rinnovo del CCNL metalmeccanici resterà congelata anche per tutto giugno. Nessun segnale di ripresa del tavolo negoziale tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica (e Assistal) potrà arrivare prima del 10 luglio.
La situazione è ormai ferma da mesi. Le rivendicazioni sindacali sono note: aumenti salariali di 280 eur0, tutele, condizioni migliori in fabbrica. Ma senza un Presidente ufficialmente insediato, Federmeccanica non può prendere impegni né sedersi al tavolo.
Il 20 giugno 2025 nuovo sciopero metalmeccanici
Nel frattempo, i lavoratori tornano a scioperare. La data fissata è il 20 giugno per uno stop di 8 ore.
Un’altra giornata di sacrificio economico per operai e impiegati del settore, che perderanno ore di paga per tenere viva l’attenzione sulla vertenza. Complessivamente stiamo a 40 ore di sciopero dall’inizio della vertenza.
Lo sciopero sarà l’ennesimo segnale forte verso il mondo delle imprese: i lavoratori non sono più disposti ad aspettare in silenzio.

La data chiave è il 10 luglio
Tutto ruota intorno al 10 luglio, dunque. Solo dopo l’elezione e l’insediamento di Bettini, Federmeccanica potrà tornare “operativa” a pieno titolo e decidere quando riconvocare il tavolo.
L’ipotesi di una ripresa delle trattative entro luglio non è esclusa, ma appare poco probabile.
Più realistico pensare a una nuova convocazione a settembre, dopo la pausa estiva. Fino ad allora, il contratto resta fermo, e i lavoratori continueranno a farsi sentire con mobilitazioni e scioperi.