L’INPS ha avviato i pagamenti della disoccupazione agricola 2025, ma qualcuno ancora aspetta l’elaborazione. La situazione resta disomogenea sul territorio nazionale: in alcune zone l’accredito è già arrivato, in altre si segnalano i primi accoglimenti, mentre in altre ancora i lavoratori attendono un riscontro ufficiale.
A chi spetta la disoccupazione agricola
La disoccupazione agricola è un’indennità economica erogata dall’INPS ai lavoratori del settore agricolo che hanno perso il lavoro in modo involontario. Ne hanno diritto:
- Operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi annuali dei lavoratori agricoli.
- Operai agricoli a tempo indeterminato assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, con periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro.
- Piccoli coloni.
- Compartecipanti familiari.
- Piccoli coltivatori diretti che integrano l’iscrizione negli elenchi nominativi con versamenti volontari fino a 51 giornate.
Per ottenere il sussidio, è necessario aver maturato almeno 102 giornate di lavoro agricolo nei due anni precedenti a quello di invio della domanda e 2 anni di anzianità contributiva nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
Disoccupazione agricola, ritardi più marcati in Puglia: si sblocca Bari
Fino a pochi giorni fa, alcune regioni del Sud Italia presentavano ancora notevoli ritardi rispetto al resto del Paese nell’elaborazione delle pratiche della disoccupazione agricola. In particolare in Puglia, dove a quanto pare l’elevato afflusso di domande ha provocato degli intoppi nelle lavorazioni e una gestione più complessa.
Adesso però la situazione pare essersi sbloccata: in Puglia si registrano infatti i primi accoglimenti, un segnale che fa ben sperare in una piena ripresa delle procedure.
In particolare a Bari, dove alcuni braccianti hanno già ricevuto l’esito positivo e sono in attesa del pagamento. Tuttavia, non tutte le domande hanno avuto la stessa sorte: nella stessa provincia, buona parte dei richiedenti la disoccupazione agricola non ha ancora ottenuto risposta. Solo una minima fetta, infatti, ha avuto l’esito.
Per questo è importante verificare la propria posizione sul portale MyINPS, monitorando costantemente lo stato della domanda.
Situazione ferma a Taranto, Brindisi e Andria, ma lo sblocco è vicino
Nel resto della Puglia, e in particolare a Taranto, Brindisi e Andria, invece, la situazione risulta ancora bloccata. Al momento non risultano accoglimenti ufficiali, e molte domande di disoccupazione agricola restano in fase di elaborazione.
Ma la macchina dell’INPS ha iniziato a muoversi, anche nei territori dove finora i tempi di risposta erano più lunghi. Pertanto, se i ritmi verranno mantenuti, già nei prossimi giorni si potrà assistere a un’accelerazione nell’erogazione dell’indennità agricola in tutta Italia. Fonti locali indicano che l’INPS dovrebbe sbloccare le pratiche entro la fine di questa settimana. Venerdì 20 giugno è dunque la data da segnare sul calendario.
Chi ha presentato la domanda nei tempi previsti (entro il 31 marzo scorso) non deve effettuare ulteriori azioni. Anche perché l’INPS può impiegare fino a 115 giorni di tempo per elaborare le pratiche di disoccupazione agricola. L’Istituto quindi è ancora in regola.
Comunque può essere controllare frequentemente il proprio Fascicolo Previdenziale, così da essere sempre aggiornati sulle mosse dell’INPS. Nelle ultime ore, per esempio, è comparsa una nuova data di accredito: giovedì 19 giugno.