Il contratto specifico di Stellantis ha portato un aumento salariale di 140 euro per il biennio 2024-2025. Una cifra importante, secondo la Fim Cisl, perché arriva nel momento più difficile per il settore auto. E dimostra che si può trattare, anche in tempi duri.
Per questo, per Ferdinando Uliano, segretario generale Fim, il blocco del contratto nazionale da parte di Federmeccanica è ormai una questione tutta politica. Lo dichiara in un’intervista al quotidiano Il Foglio.
Stellantis firma, Federmeccanica tace
Il contratto Stellantis è stato firmato venerdì 6 giugno 2025. Riguarda 60.000 lavoratori. L’intesa prevede aumenti superiori all’inflazione, e Uliano parla di una scelta responsabile: “Stellantis ha risposto al problema salariale. Federmeccanica no”. Mentre Stellantis si assume un onere sociale, Federmeccanica — dice il sindacato — tiene in ostaggio 2 milioni di metalmeccanici sostenendo di poter arrivare oltre l’inflazione e di doversi fermare solo agli adeguamenti IPCA NEI.
Quei 140 euro rendono credibile la richiesta dei 280
Fim, Fiom e Uilm da un anno chiedono 280 euro di aumento nel nuovo contratto nazionale. Ora, con i 140 euro ottenuti nell’auto, quella richiesta si rafforza.
Se il comparto più in crisi ha trovato le risorse, allora tutti gli altri settori possono farlo. “Il contratto Stellantis – spiega Uliano – mostra che la nostra proposta non è né esagerata né infondata”.
Nessun segnale da Federmeccanica
Nel frattempo da sette mesi Federmeccanica rifiuta di sedersi al tavolo. Nemmeno l’intervento di Confindustria, dei Comuni, delle Regioni, o dei grandi gruppi industriali – come Leonardo – ha smosso lo stallo.
Il 26 giugno i sindacati incontreranno Emanuele Orsini, presidente di Confindustria. Ma Uliano è pessimista: “Non ha mai detto una parola su Federmeccanica”.
Niente trattativa, niente mediazione
Anche una mediazione del Ministero del Lavoro appare lontana. Perché — si chiede Uliano — su cosa dovrebbe mediare, se non esiste alcuna trattativa?
“Federmeccanica non voleva nemmeno discutere delle cifre. Ma che negoziato è, se non puoi dire i numeri?”.
Sindacati in sciopero il 20 giugno
Venerdì 20 giugno ci sarà il quinto sciopero unitario di 8 ore. Finora sono già 40 le ore di fermo, pari a una settimana di lavoro. Una mobilitazione senza precedenti, dentro una vertenza fantasma.
Clima teso, ma il CCSL rilancia la speranza
In sintesi, se è vero che il clima resta testo, occorre comunque sottolineare che il rinnovo del contratto con Stellantis potrebbe far riflettere anche le imprese aderenti a Federmeccanica. L’arrivo del nuovo AD Antonio Filosa ha cambiato il clima con i sindacati. Il 23 giugno è previsto un nuovo incontro. I sindacati chiederanno garanzie su piano industriale e salari.