Il 20 giugno rappresenta una scadenza fondamentale nel calendario fiscale italiano: è l’ultimo giorno utile per annullare il modello 730 già inviato tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo questa data, non sarà più possibile apportare modifiche alla dichiarazione e si passerà direttamente alla fase di conguaglio fiscale con l’avvio delle procedure per l’erogazione dei rimborsi IRPEF.
Vediamo quindi come comportarsi e quali sono i passi da seguire per effettuare l’annullamento del 730.
Annullare il 730 già inviato all’Agenzia delle Entrate
Il 20 giugno 2025 rappresenta l’ultima opportunità per annullare il modello 730 già inviato all’Agenzia delle Entrate tramite il portale online. Dopo tale scadenza, infatti, le dichiarazioni saranno definitive e si passerà automaticamente alla fase di conguaglio, senza possibilità di rientrare nella dichiarazione stessa.
Annullando la dichiarazione, tutti i dati inseriti saranno cancellati e sarà di nuovo disponibile la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate.
L’annullamento del 730 già presentato è possibile se lo stato della ricevuta dell’invio risulta “Elaborato” e se si effettua l’accesso all’applicazione con le stesse credenziali utilizzate per l’invio.
Eliminando il 730 inviato, automaticamente viene rimosso anche l’F24 eventualmente predisposto.
Quali passi seguire per annullare il modello 730
Per annullare la dichiarazione entro il 20 giugno è sufficiente:
- Accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate con SPID, CIE o CNS;
- Verificare che lo stato della ricevuta sia “Elaborato”;
- Utilizzare la funzione di annullamento e seguire le istruzioni (i dati precedenti verranno cancellati).
Tutte le informazioni dettagliate sono contenute nella pagina ad hoc dell’Agenzia delle Entrate. La stessa sottolinea:
“Attenzione: una volta annullato il 730, all’Agenzia delle Entrate non risulta presentata alcuna dichiarazione e, quindi, devi trasmetterne una nuova, altrimenti la tua dichiarazione risulterà omessa. Puoi inviare il nuovo 730 dopo che sono trascorse 24/48 ore dall’annullamento del precedente“.
Cosa succede se non si rispetta la scadenza
Dopo il 20 giugno:
- non sarà più possibile annullare autonomamente il 730: eventuali errori dovranno essere corretti con modelli integrativi o rettificativi, presentati tramite CAF o professionisti, con scadenze molto più tassative e il rischio di incappare in costi aggiuntivi.
- Il sistema adotterà direttamente le informazioni già trasmesse e avvierà le operazioni di conguaglio fiscale, consolidando le detrazioni e i crediti IRPEF presenti nella dichiarazione.
Chi ha presentato il modello 730 in modo tempestivo, vedrà i conguagli fiscali direttamente nella busta paga di luglio. Sia in caso di credito che di debito.
Ciò vale anche per i dipendenti pubblici: dal 21 giugno, infatti, l’Agenzia delle Entrate inizierà a trasmettere i flussi di pagamento a NoiPA per consentire il versamento dei rimborsi IRPEF direttamente negli stipendi di luglio.