A seguito dello sciopero nazionale del 20 giugno indetto da Fim, Fiom e Uilm, il Ministero del Lavoro ha convocato un incontro il giorno successivo, sabato 21 giugno. Da un lato le tre organizzazioni sindacali, dall’altro Federmeccanica e Assistal, aderenti a Confindustria.
Tuttavia, la riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Il Ministro Marina Calderone ha dichiarato disponibilità al dialogo, a fare da “facilitatore”, ma la convocazione è apparsa parziale.
E’ stata notata l’assenza dal tavolo governativo di Unionmeccanica Confapi, organizzazione datoriale che con Fim-Fiom-Uilm firma un CCNL che si applica a 400.000 lavoratori. Anch’esso scaduto.
Una parte consistente dell’industria, quindi, è stata esclusa dal tavolo.
Nessun confronto sul contratto Unionmeccanica Confapi scaduto
Il contratto collettivo Unionmeccanica Confapi è scaduto il 31 dicembre 2024. Da mesi i lavoratori attendono il rinnovo, ma le parti datoriali restano ferme su una linea rigida.
Unionmeccanica Confapi ha scelto di rifiutare la richiesta sindacale di erogare aumenti salariali certi e si è allineata all’impostazione delle rappresentanze datoriali di Confindustria: aumenti solo con l’IPCA NEI. Quindi ogni anno si recupera sui minimi retributivi solo il dato inflattivo.
Una chiusura che però non ha convinto la Ministra Calderone a convocare al tavolo anche questa organizzazione datoriale delle piccole medie imprese. Lo farà nei prossimi giorni? Possibile, ma solo per garbo istituzionale.
La mancata convocazione al Ministero ha lasciato fuori dal confronto una parte fondamentale della filiera produttiva. Una scelta incomprensibile notata dai lettori di TuttoLavoro24.it che hanno scritto alla nostra Redazione mostrando incredulità. Perchè la piccola industria è stata tenuta fuori dal tavolo? Anche quel CCNL è scaduto, come quello di Federmeccanica. Nessuna spiegazione arriva dal Ministero. Ma la scelta appare “politica”.
Federmeccanica attende: tutto bloccato fino all’11 luglio
Intanto, sul fronte del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal (1,5 milioni di lavoratori), la situazione è congelata.
Federmeccanica attende l’assemblea del 10-11 luglio, dove sarà ufficializzata la nomina del nuovo presidente Silvano Simone Bettini.
Fino ad allora, nessun passo sarà compiuto. Il presidente uscente Federico Visentin, presente alla riunione ministeriale, è di fatto privo di mandato per assumere impegni vincolanti.
La trattativa è sospesa in attesa del nuovo vertice. E intanto i lavoratori restano senza risposte economiche da oltre sei mesi.