HomeEvidenzaCCNL Sanità: per Infermieri Senza Laurea Magistrale Più Facili Aumenti di Stipendio

CCNL Sanità: per Infermieri Senza Laurea Magistrale Più Facili Aumenti di Stipendio

Dopo mesi di trattative, è stata finalmente firmata la preintesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità 2022-2024.

Un cambio di passo importante per migliaia di infermieri e professionisti sanitari, giunto il 17 giugno 2025, grazie alla firma posta da Nursing Up, il sindacato degli infermieri.

Finora Nursing Up si era sempre detto contrario alle proposte dell’ARAN sul nuovo CCNL: vediamo quindi a cosa è dovuto questo cambio di posizione e cosa ha convinto il sindacato a firmare.

Accordo arrivato grazie alla firma di Nursing Up

La trattativa per il rinnovo del CCNL comparto sanità si è rivelata tra le più complesse degli ultimi anni. Il sindacato Nursing Up, che rappresenta principalmente infermieri e professionisti sanitari, aveva finora espresso forti riserve sul testo, giudicato insufficiente in termini di risorse economiche e riconoscimento professionale.

Insieme a lui erano dello stesso avviso anche Fp Cgil e Uil Fpl (che hanno mantenuto la loro posizione).

Nonostante questo, lo scorso 17 giugno, Nursing Up ha scelto di firmare la preintesa con l’ARAN, dichiarando di aver ottenuto conquiste storiche che cambiano radicalmente le prospettive di carriera per molti operatori sanitari.

La novità chiave: accesso all’Area di elevata qualificazione senza laurea magistrale

La motivazione centrale della firma è l’introduzione di una svolta senza precedenti: l’Area di Elevata Qualificazione sarà finalmente accessibile anche agli infermieri senza laurea magistrale, purché in possesso di:

  • almeno 7 anni di esperienza,
  • incarichi di responsabilità,
  • titoli equipollenti previsti dalla normativa.

Questa modifica rappresenta un cambio di paradigma: per la prima volta si riconoscono competenze acquisite sul campo, valorizzando figure fino a oggi escluse dai percorsi di crescita.

«Abbiamo aperto una breccia nel sistema», ha dichiarato Nursing Up. «Con questo accordo, la crescita non sarà più riservata a pochi laureati magistrali».

Altre novità che hanno spinto Nursing Up a firmare

L’accordo appena firmato dà anche un forte impulso alla mobilità: le aziende che necessitano di personale dovranno emettere bandi almeno una volta l’anno nel periodo tra gennaio e marzo.

Inoltre, le pronte disponibilità restano massimo 7 al mese, con possibilità, ma solo per i contratti integrativi, e solo da giugno a settembre, di introdurre criteri di flessibilità limitati.

Infine, per quanto concerne l’indennità di specificità, le ostetrichefinalmente recupereranno la differenza economica rispetto agli infermieri“.

I nodi che rimangono da sciogliere

Nonostante la firma, Nursing Up ha espresso forte dissenso rispetto all’introduzione dell’Assistente Infermiere, figura prevista da un accordo Stato-Regioni. Lo ha fatto presente in una nota formale allegata al verbale di sottoscrizione del CCNL.

E nemmeno ignora i limiti del contratto: risorse ancora insufficienti, indennità inadeguate, e risposte parziali su temi cruciali come la pronta disponibilità e il demansionamento. Ma la direzione è ritenuta quella giusta. «Questo contratto non chiude le nostre battaglie. Le rilancia con fondamenta più solide» ha fatto sapere nel comunicato ufficiale.

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