Visti i ritardi nel pagamento delle competenze del FESI sono ancora molti tra polizia e militari che attendono, con la speranza di un sblocco nel cedolino di luglio 2025.
Tra questi molti operatori della Guardia di Finanza che aspettano ancora notizie ufficiali riguardo al FESI 2024. A tal proposito, il sindacato dei finanzieri Sinafi ha inviato una lettera urgente al Comando Generale per sollecitare la pubblicazione della circolare che regolamenta il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali di quest’anno.
L’obiettivo è permettere ai Reparti di completare le rendicontazioni necessarie e garantire così l’erogazione dei compensi entro settembre 2025. Nel frattempo, la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte di NoiPA alimenta incertezza tra il personale.
FESI 2024, la richiesta formale del sindacato Sinafi
In una lettera del 30 giugno scorso, Sinafi ha sottolineato l’urgenza di pubblicare la circolare FESI 2024, indispensabile per avviare tutte le procedure amministrative legate alla rendicontazione dei servizi effettuati.
«In considerazione del tempo trascorso, si chiede l’emanazione, già nei prossimi giorni, della Circolare relativa al FESI 2024, in modo da consentire ai Reparti di procedere alle rendicontazioni necessarie».
Il sindacato ricorda come i finanziari attendano da tempo i compensi relativi al FESI. E senza tale documento ufficiale i reparti non possono completare le verifiche necessarie. Il rischio è un ulteriore slittamento nei pagamenti: solo con un intervento tempestivo si potrà corrispondere l’incentivo economico entro e non oltre il mese di settembre 2025.
FESI 2024, mancanza di comunicazioni ufficiali da NoiPA
Ad oggi, NoiPA non ha ancora diffuso alcuna comunicazione ufficiale relativa al calendario e alle modalità di pagamento del FESI 2024. Ciò alimenta la confusione e l’incertezza tra i beneficiari, che vedono posticiparsi un diritto economico fondamentale.
Sono pochi, infatti, i militari e i poliziotti che hanno ricevuto i compensi relativi al FESI 2024 nel mese di giugno. Inoltre, molti lavoratori in divisa segnalano importi mancanti o inferiori alle aspettative.
Secondo fonti sindacali, a luglio dovrebbero arrivare correttivi e integrazioni per chi ha ricevuto solo parte del dovuto. L’importante, ribadisce Sinafi nella lettera, è che l’Organo di Vertice ponga in essere «tutte le iniziative possibili affinché il FESI 2024 venga corrisposto non oltre il mese di settembre 2025».
La richiesta di chiarimenti da parte di altri sindacati e militari
La problematica non riguarda solo i finanzieri. Anche altri sindacati di settore, rappresentanti di diverse categorie di militari, hanno chiesto delucidazioni ufficiali su tempi e modalità di erogazione del FESI.
Le difficoltà amministrative e i ritardi sembrano infatti essere un tema comune a più comparti delle Forze Armate, e la trasparenza sulle procedure è una richiesta unanime per garantire equità e rispetto dei diritti dei lavoratori.
Gli accordi di quest’anno hanno confermato criteri di assegnazione più rigorosi (come il tetto delle 1.680 ore) e una maggiore attenzione al rispetto delle procedure di rendicontazione. Tuttavia, senza la circolare ufficiale del Comando Generale, i reparti non possono finalizzare il processo e predisporre la documentazione necessaria.