Il bonus welfare da 200 euro per i lavoratori metalmeccanici sta arrivando in questi giorni con la busta paga di giugno 2025. Si tratta di un’erogazione obbligatoria prevista dal CCNL Metalmeccanici industria, valida per tutti i lavoratori aventi diritto.
Molti si chiedono se il bonus spetti anche a chi ha un contratto a termine o è assunto con un’Agenzia per il Lavoro. La risposta è sì, con alcune condizioni. Ecco tutti i dettagli.
Bonus Metalmeccanici: scadenze e utilizzo
Le aziende devono erogare i flexible benefit entro il 1° giugno di ogni anno.
I lavoratori hanno tempo fino al 31 maggio dell’anno successivo per spenderli.
- Il bonus 2024 va speso entro il 31 maggio 2025
- Il bonus 2025, in arrivo con la busta paga di giugno, sarà spendibile fino al 31 maggio 2026
A cosa servono i flexible benefit da 200 euro
Il valore può essere utilizzato per:
- buoni spesa
- carburante
- rimborso di spese scolastiche, sanitarie o familiari
- abbonamenti a trasporti, palestre o altri servizi
- versamenti nella previdenza complementare
Tutti gli importi sono esenti da contributi e da tassazione, se usati nei limiti previsti.
A chi spetta il bonus welfare 2025
Il bonus da 200 euro spetta a:
- tutti i lavoratori a tempo indeterminato in forza a giugno 2025
- chi verrà assunto entro il 31 dicembre 2025
- lavoratori a termine che maturano almeno 3 mesi di anzianità nel periodo gennaio–dicembre 2025
Spetta anche ai lavoratori somministrati
Anche se il CCNL Metalmeccanici industria non menziona espressamente i lavoratori in somministrazione, il bonus spetta anche a loro.
Lo prevede l’art. 35, c. 1, del d.lgs. 81/2015, secondo cui i lavoratori somministrati hanno diritto allo stesso trattamento economico e normativo dei dipendenti dell’azienda utilizzatrice:
“Per tutta la durata della missione presso l’utilizzatore, i lavoratori del somministratore hanno diritto, a parità di mansioni svolte, a condizioni economiche e normative complessivamente non inferiori a quelle dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore”.
Se l’agenzia di somministrazione non rispetta tale principio, il lavoratore può “bussare alla porta” dell’utilizzatore, obbligato in solido, e chiedere gli importi spettanti dovuti. E’ quanto previsto dal medesimo articolo, al comma 2:
“L’utilizzatore è obbligato in solido con il somministratore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e a versare i relativi contributi previdenziali, salvo il diritto di rivalsa verso il somministratore”.
Il CCNL stesso richiama il principio di parità di trattamento, rendendo evidente che il welfare va riconosciuto anche ai somministrati che operano in aziende metalmeccaniche industriali.