Da lunedì 21 luglio parte una nuova fase infuocata: quattro giorni consecutivi di caldo estremo, con temperature previste fino a 45 °C nel Siracusano e Catanese. La colata africana – il cosiddetto “Cammello” – porterà un’ondata di calore tremenda, superando ogni record europeo se verranno toccati i 48,8 °C registrati a Floridia (SR) l’11 agosto 2021.
Caldo record e scenari da brivido
L’afa accelererà il percepito termico: venti secchi, umidità bassa, esposizione al sole senza tregua. Al Nord temporali sparsi, al Centro-Nord caldo anomalo, ma sarà il Sud a vivere l’apice: Siracusa e Catania potrebbero addirittura superare i 45 °C.
Divieti regionali: stop al lavoro in zone critiche
Le ordinanze regionali, attivate nelle principali regioni del Centro‑Sud, impongono divieti per il lavoro all’aperto:
- Fasce orarie vietate: dalle 12:30 alle 16:00, nei settori agricolo, florovivaistico, edile, cave e cantieri stradali. Nel Lazio e Puglia il divieto è stato esteso anche ai ciclofattorini del Delivery che fanno consegne di prodotti a domicilio (cd. rider).
- Friuli‑Venezia Giulia ha esteso il divieto anche al lavoro al chiuso in spazi non climatizzati o scarsamente areati.
Le regioni come il Trentino Alto Adige non hanno aderito: il presidente provinciale ha deciso di non seguire l’iniziativa per non penalizzare l’attività produttiva.
Come funziona la cassa integrazione
Secondo l’INPS, temperature superiori a 35 °C o percepite tali (anche sotto il caldo diretto o con DPI pesanti) danno diritto alla CIGO o al FIS, senza contributo aggiuntivo e senza l’anzianità minima di 30 giorni.
Le causali corrette sono:
- “Evento meteo – temperature elevate”
- “Sospensione o riduzione per ordine di pubblica autorità”.
Il datore di lavoro deve richiedere i sussidi entro il mese successivo all’evento, allegando orari, temperature rilevate e riferimenti alle ordinanze. Determinante per la valutazione da parte delle sedi locali INPS sarà la relazione tecnica. Il riferimento sono le istruzioni del Messaggio 3 luglio 2025 n. 2130.
Friuli‑Venezia Giulia: misure ancora più severe
Con Ordinanza n. 1/2025‑SAL dal 3 luglio al 15 settembre, la Regione Friuli Venezia Giulia ha bloccato lavoro all’aperto e al chiuso senza condizionamento dalle 12:30 alle 16:00, solo nei giorni “alto rischio” evidenziati da Worklimate.
Chi trasgredisce rischia arresto fino a 3 mesi o multa fino a 206 €.
Lunedì inizia un vero e proprio inferno per i lavoratori all’aperto e in ambienti non climatizzati. I datori di lavoro devono attivarsi subito: riorganizzare turni, fermare l’attività nelle ore critiche e presentare le domande per la cassa integrazione.



