Il rientro dalle vacanze sarà amaro per migliaia di lavoratori Stellantis. Dal 1° settembre scatteranno i contratti di solidarietà a Termoli e Mirafiori, dall’8 settembre a Pomigliano.
In totale saranno 7.850 metalmeccanici a ritrovarsi con orari ridotti e stipendi tagliati.
Un colpo durissimo che conferma la crisi del gruppo in Italia, mentre la produzione cala e i modelli promessi faticano a decollare.
I numeri stabilimento per stabilimento
Vediamo i numeri per tutti gli stabilimenti tenendo presente che nei primi tre casi sono stati annunciate le riduzioni orarie più pesanti per numero di lavoratori coinvolti e durate:
- Pomigliano d’Arco (NA): coinvolti 3.750 addetti della Panda e della Tonale. Durata un anno dal 8 settembre 2025 al 7 settembre 2026. Riduzione media dell’orario fino al 75%.
- Termoli (CB): interessati 1.800 operai della produzione motori. Durata un anno dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2026. Turnazione “verticale/mista”: 10 giorni di lavoro al mese, poi rotazione.
- Mirafiori (TO): colpiti 2.300 lavoratori delle Carrozzerie, Presse, Costruzione Stampi ed ex PCMA. Prima fase dal 1° settembre 2025 al 31 gennaio 2026, con proroga già prevista fino al 2026.
- Melfi (PZ): i contratti di solidarietà resteranno attivi fino a giugno 2026. In parallelo si completa la riduzione di personale con 500 uscite incentivate.
- Cassino (FR): solidarietà prorogata fino ad aprile 2026, con prospettive ancora incerte sulla gamma produttiva.
Il quadro complessivo mostra una crisi diffusa in tutti i principali stabilimenti di assemblaggio del gruppo in Italia.
Che cos’è la solidarietà difensiva
Il contratto di solidarietà difensivo è un ammortizzatore sociale. L’azienda riduce l’orario di lavoro per evitare licenziamenti collettivi, ecco perchè si chiama “difensivo”. E’ nato negli anno ’90.
Sulle ore non lavorate interviene l’Inps, con un’indennità pari all’80% della retribuzione persa, ma entro i massimali fissati ogni anno.
Il netto in busta resta quindi sensibilmente inferiore, spesso vicino al 60% del salario originario.
Non è un salario pieno, ma un paracadute temporaneo per provare a tenere aperti i siti produttivi.
La posizione dei sindacati
A Pomigliano le sigle metalmeccaniche hanno ottenuto la firma di un verbale congiunto con la direzione aziendale.
La richiesta è quella di aprire un tavolo con la Regione Campania per un sostegno al reddito aggiuntivo e per favorire percorsi di formazione durante i periodi di fermo.
La Fiom ha chiesto inoltre che il governo convochi un incontro con Stellantis per discutere di strategie industriali.
“La rinnovata richiesta di Stellantis di usare ammortizzatori in più stabilimenti – ha ricordato Ferdinando Uliano, segretario generale Fim-Cisl – conferma le gravi difficoltà di mercato che hanno colpito tutto il 2025”.
