Il rinnovo del contratto nazionale del comparto Istruzione, Università e Ricerca (CCNL 2022-2024) coinvolge oltre 1 milione e 200 mila lavoratori tra docenti e personale ATA. Dopo una pausa di oltre un mese, Aran e Organizzazioni Sindacali si troveranno il prossimo 4 settembre, alle ore 11.00 presso la sede dell’Aran per la ripresa delle trattative.
Contratto Scuola, aumenti solo a partire dal 2024
Il finanziamento previsto per il rinnovo copre una rivalutazione media del 6 % degli stipendi tabellari, con una parte – pari a circa il 4 % – già erogata tramite anticipi sotto forma di Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) e anticipo del contratto stesso.
Ecco i possibili importi degli arretrati (lordi e netti) maturati a tutto il 31 agosto 2025 per il personale ATA:

Ed ecco gli aumenti per gli insegnanti:

Le trattative si riaprono: appuntamento al 4 settembre 2025
Come abbiamo detto, il tavolo delle trattative tra ARAN e sindacati per il rinnovo del CCNL 2022-2024 riprenderà il 4 settembre 2025 alle ore 11:00.
Quello di settembre sarà il settimo incontro, dopo l’ultimo del 24 luglio. Le parti hanno affrontato temi come relazioni sindacali, welfare, buoni pasto, personale all’estero, e normative su ferie, malattia e permessi.
L’ARAN aveva auspicato la firma entro l’estate, con aumenti da erogare già tra novembre e dicembre 2025. Nel frattempo, le risorse per il contratto successivo (2025-2027) risultano già stanziate, aprendo al minor rischio di ritardi futuri.
E la UIL? Le incognite sulla firma del contratto
Per firmare un contratto nazionale del comparto istruzione è necessaria la rappresentanza favorevole di almeno il 51% dei lavoratori. Oggi CISL e sindacati autonomi non raggiungono tale soglia.
La UIL Scuola che non ha firmato il rinnovo precedente (2019-2021), fino ad ora ha avuto una posizione di forte scetticismo verso la firma a causa della insufficienza delle risorse. Posizione vicina a quella di Flc-Cgil. Tuttavia, sembra che la rotta sia cambiando, avvicinandosi progressivamente a posizioni più pragmatiche: non è escluso che in caso di condizioni favorevoli, la UIL possa decidere di sottoscrivere il rinnovo del contratto quando le trattative riprenderanno il 4 settembre.