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Metalmeccanici a lavoro in Serbia per fuggire alla Cassa Integrazione: 70€ al giorno per vitto e alloggio

Gli operai di Mirafiori e Pomigliano si sono visti recapitare una proposta inattesa: trasferte volontarie nello stabilimento serbo di Kragujevac, in Serbia, dove è appena partita la produzione della Fiat Grande Panda. L’azienda vuole inviare un centinaio di metalmeccanici italiani per affiancare i colleghi locali. A Pomigliano la comunicazione è arrivata al rientro dalle ferie, mentre a Torino la questione è stata discussa negli incontri sindacali in vista della ripresa delle Carrozzerie.

I termini economici dell’offerta

Ai metalmeccanici che accettano l’offerta viene garantito: per i primi 15 giorni il rimborso spese a piè di lista e una diaria giornaliera di 25,82 euro. Passato questo periodo, l’operaio dovrà cercarsi un alloggio autonomo e passerà a un forfait fisso di 70 euro al giorno per vitto e alloggio, anche nei fine settimana. Ogni tre lavoratori verrà fornita un’auto a noleggio. Il primo rientro in Italia è fissato dopo 1 mese e mezzo, con viaggio a carico dell’azienda.

Un’offerta di “sopravvivenza” che ha il solo scopo di rinviare la cassa integrazione e ottenere un salario pieno. Non un vero e proprio vantaggio per i trasfertisti. Anche su questo muovono le critiche sindacali.

Le critiche dei sindacati

La reazione sindacale è stata immediata e compatta. Crescenzo Auriemma (Uilm Napoli) ha chiesto un tavolo di crisi con il Governo: «Diamo lavoro alle fabbriche ferme in Italia, non chiediamo agli operai di andare a produrre altrove». Per la Fim, si tratta di un «errore industriale e strategico», mentre la Cgil di Napoli e Campania parla di «esuberi mascherati da volontarietà». Anche a Torino i sindacati sono contrari: «A Mirafiori serve un nuovo modello, non trasferte mal pagate», avverte Gianni Mannori (Fiom).

Una crisi che pesa su Mirafiori e Pomigliano

La situazione resta pesante in entrambi gli stabilimenti. A Pomigliano la produzione è dimezzata rispetto al 2023 e la cassa integrazione proseguirà nelle prossime settimane fino al 2026. A Mirafiori gli oltre 2.900 metalmeccanici delle Carrozzerie sono in solidarietà fino a gennaio, con la 500 elettrica che arranca e la 500 ibrida attesa solo a novembre.

In Serbia, intanto, la produzione della Grande Panda deve passare da 180 a 500 auto al giorno. Dopo i reclutamenti in Marocco e Nepal, ora tocca agli italiani. Ma i sindacati avvertono: mandare lavoratori all’estero non risolve la crisi delle fabbriche in Italia.

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