Diverse segreterie scolastiche sono in difficoltà relativamente al calcolo dell’assegno ad personam e questo sta provocando ritardi nella firma dei contratti.
L’assegno ad personam non è altro che un superminimo che consente ai docenti di religione cattolica neo immessi in ruolo di mantenere, alla data del 1° settembre, lo stesso trattamento economico in vigore al 31 agosto.
Come si calcola l’assegno ad personam (scuola primaria)?
Facciamo il caso di un docente di religione cattolica della scuola primaria:

Una volta entrato in ruolo, l’anzianità viene azzerata e vengono pagate le voci stipendiali presenti a sinistra.
A destra invece sono riportate le voci stipendiali in vigore alla data del 31 agosto, quando l’insegnante veniva pagata con uno stipendio riferito a 28 anni di anzianità economica.
Come possiamo notare la differenza tra lo stipendio iniziale della nuova qualifica e quello della vecchia è di ben 10.404,17 euro per 13 mensilità pari ad una differenza mensile di 800,32 euro.
Per fare il calcolo esatto, la differenza in più della Retribuzione Professionale Docenti è stata spalmata su 13 mensilità.
Il calcolo per i docenti di scuola secondaria
I docenti di religione hanno, di norma, solo 2 qualifiche che sono riconosciute: KRR5 (insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria) e KRR8 (docenti di scuola media di I e II grado.
Ecco la tabella di calcolo per un docente di secondaria:

In questo caso, la procedura relativa ai conteggi è analoga a quella del paragrafo precedente.
L’assegno ad personam è riassorbibile con i futuri automatismi stipendiali, vale a dire che non viene riassorbito con la firma del contratto della scuola con due eccezioni: l’indennità vacanza contrattuale e l’acconto contratto che, una volta entrati nello stipendio ridetermineranno l’importo dell’IVC 2025/2027 e, di conseguenza, anche dell’assegno ad personam che viene diminuito per un importo pari all’incremento dello stipendio.



