Il bonus psicologo è confermato anche per il 2025, ma con novità importanti. L’Inps ha chiarito con la circolare n. 124/2025 che i cittadini ammessi in graduatoria avranno due tempi da rispettare.
Da un lato, 270 giorni per utilizzare l’intero importo riconosciuto. Dall’altro, l’obbligo di effettuare almeno una seduta entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, pena la decadenza e la riassegnazione del beneficio.
Gli importi restano legati all’Isee: 1.500 euro fino a 15.000 euro di Isee, 1.000 euro tra 15.000 e 30.000 euro, 500 euro tra 30.000 e 50.000 euro. Con queste soglie il governo punta a sostenere le famiglie con redditi medio-bassi, spesso le più colpite dal caro vita.
Chi deve correggere l’Isee
Un aspetto cruciale riguarda i controlli sull’Isee. Se emergono omissioni o difformità, l’Inps avviserà il richiedente, che avrà solo 15 giorni di tempo (contro i 30 dello scorso anno) per presentare una nuova Dsu o integrare i documenti. Se la correzione non viene effettuata, la domanda verrà respinta.
Per i lavoratori questo significa maggiore attenzione nella compilazione: un errore formale può costare la perdita del bonus.
Il doppio timer da rispettare
La vera novità è il doppio timer. Oltre ai 270 giorni per consumare l’importo totale, chi ottiene il contributo deve fare una seduta entro 60 giorni. Senza questo requisito il codice di utilizzo viene annullato. L’Inps provvederà poi a scorrere la graduatoria, riassegnando le risorse a chi è rimasto escluso.
Cosa cambia per i lavoratori
Per i lavoratori dipendenti e autonomi, spesso esposti a stress e precarietà, il bonus psicologo rappresenta un sostegno concreto. Con cifre che arrivano fino a 1.500 euro si copre gran parte del costo delle sedute, oggi in media tra 50 e 70 euro l’una. Ma i tempi stretti impongono di muoversi subito, senza rinvii. L’obiettivo è evitare fondi non utilizzati e garantire a più persone l’accesso al servizio.



