Il governo siciliano ha deciso di stanziare 10 milioni di euro per riconoscere un nuovo bonus ai dipendenti regionali. Riguarderà 10.032 funzionari non dirigenti, con importi che andranno dai 400 ai 1.500 euro lordi all’anno. L’assegno sarà erogato in un’unica soluzione entro fine anno, insieme al salario accessorio.
Si tratta dell’applicazione in Sicilia dell’articolo 14 del decreto legge 25/2025, già in vigore a livello nazionale. Roma ha stanziato 190 milioni per enti statali e Comuni, Palermo replica la misura con fondi propri.
A riportare la notizia è Il Giornale di Sicilia in edicola il 20 settembre 2025.
A chi spetta il nuovo bonus
Il bonus non riguarda tutti i lavoratori pubblici, ma solo i dipendenti della Regione Sicilia non dirigenti. Restano esclusi quindi i dirigenti. Per loro la misura non è prevista.
Il valore del beneficio varierà in base all’inquadramento. Oggi il salario accessorio vale già tra i 400 e gli 800 euro. Con il nuovo assegno extra, i sindacati stimano che le fasce più alte possano arrivare fino a 1.500 euro lordi.
Quando arriva il pagamento
Il governo punta a chiudere la manovra quater entro metà ottobre. In questo modo sarà possibile erogare il primo assegno già entro dicembre 2025.
La norma prevede 10 milioni subito e altri 40 milioni nei prossimi due anni. Non è escluso che una parte dell’assegno venga erogata in anticipo e la restante dal 2026, a seconda della copertura di bilancio.
Le tensioni politiche e sindacali
Il tema è molto caldo. I sindacati hanno già protestato davanti a Palazzo d’Orleans per chiedere certezze sui pagamenti. La Cgil, insieme a Cisl, Uil, Ugl, Sadirs e Cobas Codir, ha messo pressione all’esecutivo.
Sul fronte politico, il presidente Schifani ha stoppato un altro emendamento da 2 milioni destinato ai Comuni, presentato dall’assessore Messina. Troppo simile a una “mancetta natalizia”, secondo parte della maggioranza. Per questo lunedì è stato convocato un vertice per definire la linea comune sugli emendamenti.
