Le partite Iva che nel 2024 hanno registrato un forte calo di entrate possono tirare un sospiro di sollievo.
È stata confermata anche per il 2025 l’Iscro, l’indennità straordinaria che garantisce fino a 815,20 euro al mese per sei mesi, arrivando a un massimo di 4.891 euro complessivi.
Lo strumento si rivolge ai professionisti iscritti alla gestione separata Inps che non percepiscono pensione né misure di sostegno al reddito.
Requisiti e calcoli
Per ottenere il sostegno occorre dimostrare di aver avuto, nel 2024, un reddito da lavoro autonomo inferiore almeno del 50% rispetto alla media del biennio precedente.
Quest’anno il parametro di confronto è costituito dai redditi dichiarati nel 2022 e 2023.
La soglia minima per accedere è fissata a 1.500 euro annui di reddito. L’importo spettante corrisponde al 25% della media dei redditi dei due anni di riferimento, con un minimo di 254,75 euro e un massimo di 815,20 euro mensili.
Come presentare la domanda
La richiesta di Iscro va inoltrata ogni anno, esclusivamente in modalità telematica sul portale Inps, utilizzando Spid, Cie o Cns.
La finestra utile per il 2025 si apre il 15 giugno e si chiude il 31 ottobre. È necessario autocertificare i redditi e la regolarità contributiva; successivamente i dati saranno verificati dall’Agenzia delle Entrate. Dal giorno successivo alla domanda, in caso di accoglimento, parte l’erogazione mensile.
Formazione obbligatoria per le Partite IVA
Chi riceve l’indennità è tenuto a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale organizzati dall’Anpal. La mancata frequenza comporta la perdita del beneficio.
Va ricordato che l’Iscro non dà diritto a contribuzione figurativa e non rientra nel reddito ai fini fiscali, ma resta compatibile con l’Assegno unico universale. Per dubbi o assistenza è possibile rivolgersi al Contact center Inps ai numeri 803164 (gratuito da fisso) e 06164164 (da cellulare).



