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Il 4 Ottobre Non si Lavora: torna la Festa Nazionale per San Francesco

Il giorno di San Francesco, patrono d’Italia, torna a essere festivo. Con 247 voti a favore, 2 contrari e 8 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che istituisce una nuova festa nazionale: il 4 ottobre appunto, giorno in cui si celebra il santo di Assisi.

La legge, che ora passa all’esame del Senato, ripristina così una festività soppressa nel 1977 con l’obiettivo di celebrare e promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà. E avrà ripercussioni concrete anche sui lavoratori.

Cosa significa la nuova festività del 4 ottobre per i lavoratori

Con l’entrata in vigore della legge, il 4 ottobre diventerà a tutti gli effetti una giornata festiva retribuita, esattamente come Natale, Pasqua, Pasquetta, Santo Stefano, Ferragosto e l’Immacolata Concezione.

Ciò comporterà, per i dipendenti del settore privato:

  • la normale retribuzione festiva qualora non lavorassero;
  • una maggiorazione della paga oraria, secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali (CCNL), qualora lavorassero.

Anche i dipendenti del settore pubblico impiegati nei servizi essenziali (es. sanità, forze dell’ordine, vigili del fuoco), qualora per San Francesco lavorassero, riceveranno le indennità festive, gli straordinari maggiorati e il compenso aggiuntivo per le ore straordinarie lavorate in quella giornata.

Quanto costerà allo Stato la nuova festività

Come ogni festa nazionale, anche questa ha un costo. Secondo la relazione tecnica allegata al provvedimento, il ripristino della festività di San Francesco costerà allo Stato circa 10,6 milioni di euro l’anno, così ripartiti:

  • 8,7 milioni di euro per coprire le retribuzioni maggiorate del personale sanitario;
  • 1,8 milioni di euro per gli straordinari delle forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco;
  • il resto riguarda spese minori per altri comparti pubblici coinvolti.

Per i lavoratori del settore privato, l’onere sarà sostenuto dalle imprese, che dovranno riconoscere la retribuzione della giornata festiva e, se necessario, i compensi aggiuntivi per il lavoro festivo.

Quando entrerà di nuovo in vigore la festa di San Francesco

Il disegno di legge prevede che la nuova festività sia operativa dal 2026. Tuttavia, nel 2026 il 4 ottobre cade di domenica, quindi godrà di un beneficio in busta paga solo chi lavora anche nel weekend.

Il primo anno utile per beneficiarne “in massa” sarà quindi il 2027.

Nel 2027, infatti, il 4 ottobre cadrà di lunedì, diventando così il primo anno in cui lavoratrici e lavoratori potranno godere concretamente di un giorno libero in più o della maggiorazione retributiva se lavorano.

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