HomeCronaca sindacaleRinnovo Metalmeccanici, confronto acceso sulle 104 ore di PAR: "stop alla monetizzazione"

Rinnovo Metalmeccanici, confronto acceso sulle 104 ore di PAR: “stop alla monetizzazione”

Il terzo incontro tecnico tra sindacati e Federmeccanica-Assistal, svoltosi a Roma presso la sede di Confindustria, ha messo in evidenza uno dei nodi più delicati del rinnovo contrattuale: la gestione dei Permessi annui retribuiti (PAR). Proprio su questo istituto, che tocca da vicino la vita lavorativa quotidiana dei metalmeccanici, si è registrato un confronto particolarmente serrato. E’ quanto si apprende da un comunicato di Fim-Cisl diffuso all’indomani del negoziato.

Cosa prevedono i PAR nel CCNL

Il CCNL Metalmeccanici industria stabilisce che, a fronte dell’orario contrattuale di 40 ore settimanali, spettino ai lavoratori 13 permessi annui retribuiti di 8 ore ciascuno, pari a 104 ore complessive (il monte ora varia in alcuni casi). Una parte di questi, fino a un massimo di 5, può essere destinata alla fruizione collettiva a seguito di confronto tra direzione e RSU, da svolgersi di norma entro settembre. I restanti permessi, invece, restano a disposizione del singolo lavoratore, che deve presentare richiesta almeno dieci giorni prima.

La posizione degli industriali

Federmeccanica ha ribadito la necessità di limitare l’accumulo delle quote individuali di PAR e di evitare il più possibile la loro monetizzazione, cioè la pratica di trasformare le ore non godute in un corrispettivo economico pagato in busta. Chiedono quindi un intervento condiviso con i sindacati già nell’ambito del rinnovo del CCNL.

L’obiettivo delle imprese è quello di favorire la fruizione effettiva dei permessi, scoraggiando il fenomeno per cui i lavoratori non riescono a utilizzarli e finiscono per riceverne il valore economico, liquidato in Busta paga.

Le richieste sindacali

Sul punto, Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito che i PAR derivano da riduzione dell’orario e festività soppresse e devono quindi garantire un effettivo beneficio in termini di tempo libero. Le sigle hanno chiesto maggiore fruibilità, una semplificazione delle regole contrattuali e risposte concrete sulle proposte contenute in piattaforma, soprattutto in ottica di conciliazione vita-lavoro. I sindacati hanno inoltre sollecitato aperture sul legame tra PAR, smart working e innovazione tecnologica, sottolineando che i cambiamenti organizzativi in corso richiedono nuove forme di gestione dell’orario.

La trattativa entrerà ora nella fase decisiva: il 6 ottobre si terrà la plenaria, nella quale oltre ai temi normativi saranno affrontate anche le questioni salariali e di welfare contrattuale.

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