HomeEvidenzaMetalmeccanici: il 98,58% ha approvato gli Aumenti di Settembre

Metalmeccanici: il 98,58% ha approvato gli Aumenti di Settembre [TABELLA IMPORTI]

Con una partecipazione capillare nei luoghi di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori delle PMI metalmeccaniche che applicano il CCNL Unionmeccanica-Confapi hanno approvato a larghissima maggioranza l’ipotesi di accordo siglata il 24 luglio 2025.

Oltre 2.200 assemblee e consenso quasi unanime

La consultazione certificata organizzata da Fim, Fiom e Uilm si è conclusa il 25 settembre, coinvolgendo oltre 2.200 assemblee aziendali. I dati – quasi definitivi – parlano chiaro: il 98,58% dei lavoratori ha votato a favore dell’intesa economica per il biennio 2025-2026.

Tabella minimi CCNL Unionmeccanica da settembre 2025

Con l’approvazione formale, l’accordo entra ora in vigore a tutti gli effetti: già nella busta paga di settembre 2025 sarà riconosciuto l’aumento contrattuale di 22,10 euro al 5° livello, che si somma ai 27,90 euro già erogati a giugno in base alla clausola IPCA-NEI.

Ecco la tabella con tutti gli importi:

Aumenti certi e clausola di salvaguardia confermata

L’incremento salariale complessivo nel biennio è quindi pari a 100 euro per il 5° livello, con la clausola di salvaguardia contro l’inflazione confermata integralmente (attiva a giugno di ogni anno).

Il negoziato con Unionmeccanica-Confapi riprenderà a breve anche sugli aspetti normativi e contrattuali della piattaforma votata dai lavoratori.

Ora tocca a Federmeccanica: sindacati pronti a chiedere aumenti superiori

L’accordo nelle PMI crea ora un effetto di pressione sul fronte industriale. In ottobre, Fim, Fiom e Uilm torneranno al tavolo con Federmeccanica e Assistal per aprire il confronto sulla parte economica del rinnovo del CCNL industria.

I sindacati hanno già annunciato che chiederanno agli industriali non solo di “pareggiare” gli aumenti delle PMI, ma di andare oltre, puntando a un aumento complessivo fino a 280 euro per il livello C3, nell’ambito di un accordo triennale.

Le prossime settimane saranno decisive per verificare la disponibilità di Federmeccanica a riconoscere incrementi retributivi in linea con la dinamica inflattiva e con l’impianto salariale definito nel comparto delle PMI Confapi.

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