Con un comunicato ufficiale, la FLC CGIL ha chiarito le molte informazioni errate circolate in rete sullo sciopero generale del 3 ottobre 2025, proclamato a seguito dell’attacco alla Global Sumud Flotilla e della grave situazione umanitaria a Gaza.
Il sindacato sottolinea che si tratta di uno sciopero pienamente legittimo, tutelato dall’articolo 40 della Costituzione, e che non esiste alcun rischio di precettazione per chi deciderà di aderire.
Sciopero proclamato anche da altro sindacato: adesione aperta a tutti
La FLC CGIL ha ricordato che “nella stessa giornata è stato proclamato da tempo uno sciopero generale da altro sindacato”. Chiaro il riferimento alla proclamazione di Si Cobas che risale a qualche settimana fa (18/09/2025), che ha avuto anche l’avallo della Commissione di Garanzia.
Questo significa che i dirigenti scolastici hanno già completato gli adempimenti previsti: raccolta delle intenzioni del personale, informazione alle famiglie e predisposizione delle prestazioni indispensabili. Lo stesso Ministero dell’Istruzione ha emanato un Avviso circa 7 giorni fa:

Per questo motivo tutti i docenti e il personale ATA possono aderire, anche coloro che non avevano espresso la propria intenzione o avevano comunicato di non scioperare.
Chi invece ha già dichiarato di aderire non può revocare la scelta, poiché la dichiarazione sarà utilizzata per la trattenuta stipendiale secondo quanto previsto dall’Accordo del 2 dicembre 2020.
Come aderire e cosa accade durante lo sciopero
Il diritto di sciopero è individuale e costituzionale: ogni lavoratore può decidere di partecipare fino all’ultimo momento, senza obbligo di comunicazione.
Chi sarà assente il 3 ottobre sarà considerato automaticamente scioperante. Si tratta di assenza giustifica che comporta una trattenuta sullo stipendio.
Durante la giornata dovranno comunque essere garantite alcune prestazioni indispensabili, limitate ai servizi essenziali: la vigilanza sui minori nelle istituzioni educative, anche notturne; la gestione e smaltimento dei rifiuti tossici o radioattivi negli istituti tecnici e professionali; i servizi di cucina e mensa, anche con pasti preconfezionati; la vigilanza sugli impianti e sulle apparecchiature che potrebbero arrecare danni in caso di interruzione; infine, nelle aziende agrarie, la cura e l’alimentazione del bestiame.
Alta adesione? Possibile la chiusura delle scuole
La FLC CGIL precisa che, in base all’Accordo del 2 dicembre 2020, se l’adesione del personale dovesse rendere impossibile garantire il servizio, i dirigenti scolastici potranno disporre la chiusura degli istituti.
Una possibilità concreta in caso di ampia partecipazione allo sciopero, che coinvolge tutti i settori della conoscenza.



