HomeCronaca sindacaleDefinitivi 3 CCNL: Quasi 590.000 Statali Ora Attendono gli Aumenti

Definitivi 3 CCNL: Quasi 590.000 Statali Ora Attendono gli Aumenti

Il rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione sta per compiere un passo decisivo. In data 2 ottobre, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’ipotesi di contratto dell’area funzioni centrali e del comparto della sanità relativi al triennio 2022/2024 e per il comparto della Presidenza del Consiglio dei ministri per il triennio 2019/2021. È arrivato insieme all’accordo quadro che definisce i comparti per il triennio 2025‑2027.

A questo punto, rimangono da erogare solo gli aumenti retributivi.

Quanto valgono gli aumenti per dirigenti e sanitari

Per i circa 6.000 dirigenti delle funzioni centrali, il nuovo CCNL siglato a fine luglio prevede incrementi medi in busta paga pari a 558 euro lordi mensili per 13 mensilità. Alcuni dirigenti di prima fascia potrebbero addirittura ottenere fino a 980 euro di incremento. A tali aumenti vanno sommati circa 9.400 euro pro capite di arretrati, calcolati fino ad agosto 2025 e dai quali occorre togliere gli anticipi già erogati a titolo di Indennità Vacanza Contrattuale e acconti erogati.

Per il personale sanitario non medico (che conta circa 580 mila lavoratori tra infermieri, OSS, tecnici e amministrativi), il CCNL Sanità 2022‑2024 è stato firmato a giugno. Stabilisce aumenti medi lordi mensili di circa 172 euro per 13 mensilità, ai quali si aggiungono circa 1.200 euro di arretrati. Per chi lavora in pronto soccorso, gli arretrati possono toccare i 5.500 euro netti.

Infine, per il comparto della Presidenza del Consiglio dei ministri, riguardante quasi 1.800 unità di personale, viene riconosciuto un incremento medio mensile di 168 euro per 13 mensilità.

A questo punto, dopo il via libera del Cdm e prima della firma definitiva del Ccnl, è atteso l’ultimo passaggio in Corte dei conti. Dovrebbe avvenire al massimo entro 15 giorni lavorativi: presumibilmente, quindi, nell’ultima settimana di ottobre.

CCNL Istruzione ed enti locali ancora da rinnovare

Nonostante il via libera per dirigenti, presidenza del Consiglio e sanità, alcuni comparti pubblici restano in attesa di rinnovo. Stiamo parlando del comparto istruzione e ricerca e degli enti locali, i cui lavoratori aspettano ancora il rinnovo relativo al 2022-2024.

Parlando a Il Sole 24 Ore, il ministro Zangrillo ha fatto sapere che “per l’Istruzione il traguardo è vicino. E anche su Regioni ed enti locali ho riscontrato soprattutto dalla Uil un atteggiamento di apertura al dialogo, e sto lavorando con il Mef per avere rassicurazioni sull’inserimento del fondo perequativo in manovra. L’avvio imminente della tornata 2025/27, poi, può dare un’altra spinta per chiudere in fretta la vecchia tornata” ha concluso.

Quindi, mentre i contratti dei dirigenti e della sanità sono quelli in dirittura d’arrivo, docenti, ATA e i lavoratori degli enti locali devono attendere. Il nodo solo le risorse e il quadro finanziario. Per entrambi i contratti, i sindacati sono convocati dall’ARAN il prossimo 9 ottobre.

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