Il Documento programmatico di finanza pubblica presentato dal ministro Giancarlo Giorgetti segna il primo passo verso la Legge di Bilancio 2026.
Tra le misure più attese spicca il taglio dell’Irpef per i redditi medio-bassi, un intervento che il governo definisce “di ferma e prudente responsabilità” e che punta a dare un po’ di ossigeno ai lavoratori. Il beneficio massimo stimato è di 440 euro all’anno, ma non sarà per tutti.
Taglio fiscale per i redditi tra 28 e 50 mila euro
La novità riguarda i contribuenti con redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Per loro, l’aliquota Irpef scenderà dal 35% al 33%, determinando un risparmio in busta paga che varia in base al reddito complessivo e alle detrazioni spettanti. In termini pratici, si tratta di un alleggerimento medio di circa 35 euro al mese, concentrato nella fascia più penalizzata dalla precedente riforma.
Il beneficio si somma al taglio del cuneo fiscale
Il vantaggio derivante dal taglio Irpef si aggiunge – ma non si somma – al taglio del cuneo fiscale confermato anche per il 2025 dalla precedente Legge di Bilancio. Questa misura, introdotta dal governo Meloni, prevede un bonus fino a 1.000 euro l’anno per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro, sotto forma di riduzione dei contributi previdenziali a loro carico.
Una manovra da 16 miliardi con risorse mirate
Il governo ha previsto una manovra da 16 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi arriveranno da nuove entrate e il resto da tagli di spesa. L’obiettivo dichiarato è duplice: ridurre il deficit sotto il 3% del Pil e sostenere famiglie e imprese. Tra le priorità, anche sanità e stipendi pubblici, con fondi aggiuntivi per medici e infermieri e l’assunzione di nuovo personale.
Meno tasse sul lavoro e spinta ai consumi
Il taglio Irpef si inserisce in una strategia più ampia di ricomposizione del prelievo fiscale, volta a ridurre il peso delle imposte sul lavoro e rilanciare i consumi interni. “Vogliamo restituire fiducia a chi lavora e produce”, ha spiegato Giorgetti. Il beneficio, pur limitato, mira a sostenere il potere d’acquisto in un contesto di crescita lenta e inflazione ancora elevata.
In arrivo anche misure per imprese e giovani
Accanto alla riforma Irpef, la manovra prevede nuovi incentivi orizzontali alle imprese e un Piano Casa destinato ai giovani, per facilitare l’accesso all’abitazione. Tutte misure che il governo considera strategiche per accompagnare il ritorno alla normalità dei conti pubblici.