Buone notizie per migliaia di cittadini beneficiari di NASpI e DIS-COLL: l’INPS ha aggiornato i Fascicoli Previdenziali con una nuova disposizione di pagamento relativa al trattamento integrativo, noto anche come ex Bonus Renzi. Si tratta di una misura di sostegno economico riconosciuta ai titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilato con reddito annuo entro determinati limiti.
Vediamo nel dettaglio chi ha diritto a questo bonus, quanto spetta e soprattutto quando arriverà il pagamento.
Cos’è il trattamento integrativo e a chi spetta
Il trattamento integrativo è un credito riconosciuto automaticamente ai lavoratori (dipendenti o assimilati) con redditi medio-bassi. Attualmente, il beneficio ha un valore massimo di 1.200 euro all’anno, ovvero circa 100 euro al mese, erogati in busta paga o, nel caso di indennità come NASpI e DIS-COLL, direttamente dall’INPS.
Hanno diritto al trattamento integrativo i contribuenti con:
- Reddito complessivo annuo tra 8.500 e 15.000 euro.
- Redditi da lavoro dipendente o assimilato, comprese le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.
Non è necessario fare domanda: il riconoscimento avviene in modo automatico in base ai dati fiscali disponibili all’INPS.
Quando arriva il bonus INPS: ecco la data ufficiale
Dopo giorni di attesa, l’INPS ha finalmente disposto il pagamento del trattamento integrativo per i percettori di NASpI e DIS-COLL. Era solo questione di tempo, visto che normalmente il Bonus Ex Renzi arriva nei giorni successivi all’accredito della NASpI.
La data è stata resa visibile nei Fascicoli Previdenziali online nelle ultime ore, e riguarda coloro che rientrano nei requisiti sopra indicati:

Come si evince dallo screenshot, il pagamento è previsto per lunedì 13 ottobre.
I cittadini interessati possono verificare l’avvenuta disposizione direttamente accedendo con SPID, CIE o CNS al proprio Fascicolo Previdenziale del cittadino sul sito ufficiale dell’INPS, nella sezione “Pagamenti”. Oppure tramite l’app INPS.
Chi non riceverà l’accredito nella data suddetta potrà ottenerlo nei giorni immediatamente successivi. È possibile infatti che l’INPS spalmi le erogazioni su più giorni.



