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Assegno Unico 2026, Nuovo ISEE e Importi Più Alti: Cosa Cambia da Gennaio

Dal 1° gennaio 2026 l’Assegno Unico per i figli a carico sarà rivalutato sulla base dell’inflazione registrata nel 2025. Lo segnala Il Messaggero, anticipando una rivalutazione dell’1,7% che porterà piccoli aumenti per milioni di famiglie.

Si tratta ancora di importi ufficiosi, in attesa delle tabelle ufficiali INPS, ma è già possibile farsi un’idea di come cambierà l’assegno nel 2026. A parità di ISEE, l’importo mensile sarà leggermente più alto rispetto a quello ricevuto nel 2025.

Cosa cambia con l’Assegno Unico 2026

Con l’aumento dell’1,7% legato all’inflazione, verranno aggiornati sia gli importi mensili dell’assegno, sia le soglie ISEE di riferimento. Questo significa che le famiglie, anche se non cambiano fascia ISEE, riceveranno un assegno un po’ più alto.

Ecco alcuni importi mensili stimati:

  • ISEE fino a 17.520,19 euro: da 201 a 204,4 euro.
  • ISEE circa 21.800 euro: da 179,6 a 182,8 euro.
  • ISEE circa 26.200 euro: da 157,9 a 160,6 euro.
  • ISEE oltre 46.603,73 euro: da 57,5 a 59 euro (assegno minimo).

Come si evince da questi esempi, gli aumenti saranno contenuti, ma rappresentano comunque un piccolo sostegno in più per i bilanci familiari. Anche perché tutte le famiglie godranno di un aumento: l’Assegno Unico, infatti, spetta a tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni, a prescindere dal valore dell’ISEE.

Anche le maggiorazioni saranno rivalutate

Oltre all’importo base, cresceranno anche le maggiorazioni per figli con disabilità, nuclei numerosi, madri under 21 e secondo percettore di reddito.

Il Messaggero ha pubblicato gli importi ufficiosi. Ecco alcuni esempi:

  • Figli non autosufficienti: da 120,6 a 122,7 euro.
  • Disabilità grave: da 109,1 a 111 euro.
  • Disabilità media: da 97,7 a 99,4 euro.
  • Madre under 21: da 23 a 23,4 euro.
  • Maggiorazione per ogni figlio oltre il secondo: fino a 99,4 euro nella fascia più bassa.
  • Bonus secondo percettore di reddito: fino a 35 euro.

Quando arrivano gli aumenti?

Come ogni anno, gli importi aggiornati entreranno in vigore con i pagamenti di febbraio 2026. Gli adeguamenti relativi al mese di gennaio saranno invece pagati a marzo 2026 come arretrati.

Le famiglie non dovranno presentare una nuova domanda, ma sarà necessario aggiornare l’ISEE 2026 con la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Senza questo aggiornamento, l’INPS erogherà l’importo minimo previsto.

Chi presenta la DSU entro il 30 giugno 2026, riceverà gli arretrati decorrenti dal mese di gennaio.

Ricordiamo che da quest’anno nell’ISEE non fanno più cumulo i titoli di Stato fino a 50.000 euro. Inoltre, il Governo sta pensando anche di escludere totalmente dal calcolo dell’ISEE la prima casa.

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