Il sindacato UILPA accusa: le risorse per il rinnovo del contratto pubblico impiego sono ferme, mentre aumentano altre spese statali. Il segretario della UIL Pierpaolo Bombardieri propone di usare subito 1,7 miliardi già stanziati.
Rinnovo CCNL Funzioni Centrali: trattativa ferma nonostante i fondi disponibili
La trattativa per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali si complica. Sebbene le risorse per il triennio 2025-2027 siano già state stanziate, la discussione tra ARAN e sindacati è in stallo.
Il nodo centrale, secondo la UILPA, riguarda la destinazione dei fondi: ci sono i soldi, ma manca la volontà politica di usarli.
UILPA: “Serve un atto politico, non servono altri rinvii”
Per la UILPA, basterebbe un provvedimento legislativo per reindirizzare queste somme e adeguare gli stipendi dei lavoratori pubblici, da anni in attesa di un riconoscimento economico concreto.
Eppure, dal Governo arriva solo silenzio.
Un silenzio che, denuncia il sindacato, contrasta con la rapidità con cui vengono trovate risorse per altri capitoli di spesa: armamenti, salvataggi bancari, grandi opere e incentivi fiscali.
“In Italia i soldi pubblici si trovano sempre, quando si vuole – sottolinea la UILPA – ma non quando si tratta di riconoscere il valore di chi manda avanti la macchina dello Stato.”
Pubblico impiego dimenticato: “Dai Volti della Repubblica all’invisibilità”
Durante la pandemia, i dipendenti pubblici erano definiti i ‘Volti della Repubblica’. Oggi, a distanza di pochi anni, vengono lasciati nell’incertezza.
Secondo la UILPA, il Governo mostra una miopia politica che sta svuotando di significato la contrattazione collettiva e indebolendo il ruolo del sindacato nella Pubblica Amministrazione.
“Tutte le ultime riforme – spiega il sindacato – puntano ad ampliare i poteri delle amministrazioni, riducendo la partecipazione sindacale. Così si cancella il confronto e si precarizza ulteriormente il lavoro pubblico.”
Lavoratori pubblici sempre più precari
I dati della Ragioneria Generale dello Stato confermano l’aumento dei contratti a tempo determinato nel pubblico impiego.
Una tendenza preoccupante che, secondo la UILPA, mette a rischio la stabilità e la qualità dei servizi erogati ai cittadini.
“Si trovano risorse per tutto – denuncia ancora la UILPA – ma non per chi sostiene ogni giorno il funzionamento dello Stato. È una scelta politica miope che mina i principi costituzionali sul lavoro e la dignità delle persone.”