Ottobre non è ancora finito, ma il cedolino della pensione di novembre è già in lavorazione. Nei Fascicoli Previdenziali dei pensionati è infatti visibile la disposizione di pagamento, e l’INPS ha avviato l’aggiornamento con tutte le voci fiscali previste per il prossimo mese.
Pensione di novembre in pagamento da lunedì 3
Il pagamento della pensione di novembre 2025 seguirà un calendario leggermente diverso dal solito. Poiché il 1° novembre è festivo (Ognissanti) e il 2 cade di domenica, l’accredito generale partirà lunedì 3 novembre.
Fanno eccezione solo i pensionati titolari di un conto corrente postale o BancoPosta: in questo caso, l’accredito avverrà già sabato 1° novembre, come da prassi per Poste Italiane.
Intanto, all’interno del Fascicolo Previdenziale INPS di ogni pensionato, è già visibile la disposizione di pagamento:

Sta per completarsi anche l’aggiornamento del cedolino, che conterrà le ultime trattenute regionali e comunali previste per il 2025.
Cedolino di novembre 2025: ultime trattenute ma nessun bonus
Il cedolino di novembre presenta solo le voci ordinarie di tassazione, senza bonus una tantum né anticipi di rivalutazione.
Chi riceve la pensione troverà la consueta ritenuta IRPEF mensile e, per l’ultima volta nell’anno, anche le addizionali regionali e comunali relative al 2024, che – come da norma – vengono trattenute in 11 rate, da gennaio a novembre.
Questo significa che:
- dal prossimo cedolino di dicembre, queste voci non saranno più presenti;
- di conseguenza, molti pensionati potranno notare un leggero aumento netto della pensione di dicembre, proprio per l’assenza di queste trattenute.
Arriva anche il rimborso del 730 per chi non l’ha ancora ricevuto
Sempre nel cedolino di novembre può finalmente comparire il rimborso del modello 730, per chi non lo ha ancora ricevuto nei mesi precedenti.
Si tratta del conguaglio fiscale in favore del pensionato, relativo alla dichiarazione dei redditi 2025 (anno fiscale 2024), che viene erogato dall’INPS come sostituto d’imposta.
Il rimborso arriva solo se:
- il modello 730 è stato elaborato e trasmesso regolarmente all’Agenzia delle Entrate;
- è risultato a credito;
- la posizione del pensionato non presentava anomalie o necessità di verifica.



