Ottobre si conferma un mese difficile per i trasporti. Dopo la mobilitazione del 3 ottobre, un nuovo sciopero nazionale di 24 ore è stato proclamato per martedì 21 ottobre 2025 e coinvolgerà ancora il Gruppo Ferrovie dello Stato, ma questa volta con un impatto più mirato: a fermarsi saranno infatti i lavoratori addetti alla manutenzione della rete ferroviaria.
L’agitazione, che durerà dalle 00:00 alle 23:59, interesserà tutto il territorio nazionale e potrà generare disagi e rallentamenti ai servizi, pur senza un blocco diretto della circolazione dei treni.
Chi ha proclamato lo sciopero e le motivazioni
Lo sciopero è stato indetto dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione RFI e dal sindacato Cobas Lavoro Privato, due sigle che rappresentano i tecnici e gli operatori responsabili del funzionamento e della sicurezza della rete ferroviaria.
Le organizzazioni sindacali denunciano da tempo criticità legate agli organici e ai carichi di lavoro, chiedendo un piano di assunzioni e una rivalutazione economica del personale tecnico, definito “fondamentale ma sempre più sottoposto a pressioni e carenze strutturali”. Lo sciopero vuole quindi richiamare l’attenzione su queste problematiche, considerate ormai non più rinviabili.
Orari e disservizi previsti
L’agitazione inizierà a mezzanotte di martedì 21 ottobre e terminerà alle 23:59 dello stesso giorno. Poiché lo stop riguarda esclusivamente il personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) addetto alla manutenzione di impianti, binari, segnali e infrastrutture, non sono previsti fermi totali dei treni.
Tuttavia, potranno verificarsi rallentamenti, ritardi e possibili cancellazioni, specie sulle linee regionali e locali, dove le attività di manutenzione sono quotidiane e indispensabili per la regolarità del servizio. Quindi – esattamente – non si ferma il personale viaggiante e i treni circoleranno regolarmente, ma sono possibili disagi considerata l’assenza del personale “di terra” addetto alla manutenzione e alla linea.
Le aziende del Gruppo FS consigliano ai viaggiatori di consultare i siti ufficiali di Trenitalia e RFI per verificare la circolazione e l’elenco dei treni garantiti. Lo sciopero arriva a soli 18 giorni dall’ultima mobilitazione del 3 ottobre, segnalando un autunno ancora turbolento per il settore ferroviario.