Una novità importante arriva dalla bozza della Legge di Bilancio 2026 per chi percepisce l’Assegno di Inclusione: dal prossimo anno, non sarà più necessario aspettare un mese di sospensione tra un rinnovo e l’altro.
Una modifica che rende il sostegno più stabile e continuo, semplificando la vita di molte famiglie. E c’è un altro vantaggio: con l’esclusione della prima casa dal calcolo ISEE fino a 91.500 euro, sarà più facile mantenere un ISEE basso e accedere al beneficio.
Niente più mese di stop: il nuovo comma cambia tutto
Fino ad oggi la norma prevedeva che, dopo i primi 18 mesi di Assegno di Inclusione, si dovesse attendere un mese di sospensione prima di beneficiare del rinnovo per ulteriori 12 mesi.
Il comma 2 dell’articolo 3 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 prevede infatti che:
«Il beneficio economico è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese».
La bozza della Legge di Bilancio 2026 elimina del tutto questo mese di attesa e sostituisce il vecchio comma 2 con un nuovo comma:
«Il beneficio economico è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa presentazione della domanda, per periodi ulteriori di dodici mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi il beneficio è rinnovato, previa presentazione della domanda».
Il risultato è che il rinnovo sarà immediato, senza sospensioni. A patto che venga presentata la domanda nei tempi corretti.
Assegno di Inclusione, addio anche al “bonus ponte”
Proprio per coprire il vuoto tra un rinnovo e l’altro, quest’anno è stato introdotto un bonus ponte temporaneo. Serve a garantire continuità nel sostegno alle famiglie durante il mese di stop.
Con la nuova norma, il mese di sospensione non ci sarà più, e quindi il bonus ponte viene eliminato. Chi riceve l’Assegno di Inclusione potrà infatti contare su pagamenti mensili continui, senza interruzioni.
Nuove soglie ISEE: prima casa esclusa fino a 91.500 euro
Un altro cambiamento favorevole riguarda il calcolo dell’ISEE, che viene utilizzato per stabilire il diritto all’Assegno di Inclusione. Ad oggi, per beneficiare dell’AdI occorre che l’ISEE non superi i 10.140 euro.
Come stabilito dall’articolo 47 della bozza della Legge di Bilancio 2026, la prima casa sarà esclusa fino a un valore catastale di 91.500 euro (oggi il limite è di soli 52.000 euro). Ciò potrà abbassare l’ISEE e, di conseguenza, sarà più facile rientrare nei requisiti.
In più, per le famiglie con figli, la soglia sarà aumentata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo.



